Spiaggia bollente - Racconti Erotici

Spiaggia bollente

... sdraio e ti faccio salire sopra, così posso giocare con le tue tette mentre continuo a farti godere. Alla fine ti metto alla pecorina e te lo metto dentro tutto nella figa. Ti prendo per i capelli e pompo forte, forte, sempre più forte, ti faccio urlare e poi ti sborro dentro, ti riempio tutta con la mia sborra.”Anna si sentiva girare la testa, senza pensare più a nulla si avvicinò ancora e si fece baciare, mentre le sue mani le stringevano le tette bollenti. Lei gli toccò il cazzo, durissimo e gli tolse i boxer. Era proprio grosso, lungo e con una cappella gonfia che doveva succhiare subito. L’odore forte del suo uccello la eccitò ancora di più, lo prese in bocca e sentirne anche il sapore sulla lingua le fece perdere tutti i freni.Ne aveva presi tanti di cazzi, non le erano piaciuti tutti, ma questo era perfetto, così grosso, duro e con un odore di maschio che la faceva impazzire. La cappella le riempiva tutta la bocca, più succhiava più diventava gonfia. Lo leccò per tutta l’asta, gli leccò anche le palle ed il buco del culo. Intanto lui l’aveva girata e si era messo a 69, leccandole la figa fradicia. Anna era così eccitata che venne subito, scossa da un orgasmo pazzesco, fortissimo, che la lasciò senza ...

... fiato.Allora Guido la girò di nuovo sulla schiena, le salì sopra e incominciò a scoparla tra le tette, con il suo uccello che andava su e giù, sempre più duro. Pochi colpi e incominciò a sborrare, schizzandole in faccia, in bocca e tra le tette, riempiendola di sborra calda.“Leccalo bene adesso…brava…brava …sei proprio una zoccola…si..pulisci bene con la lingua”“Non mi hai scopato, brutto stronzo..voglio il cazzo nella figa…”“Non voglio farti godere troppo…tutto insieme ti fa male…ti scopo stanotte…adesso non posso, devo tornare dai miei amici…dopo lo spettacolo vieni qui e ti faccio di nuovo urlare mentre prendi il mio uccello nella fregna, hai capito!?”“Sei un bastardo, volevo godere di nuovo adesso, stanotte mi faccio scopare da mio marito, non da te, chi credi di essere?”“Non ti arrabbiare, dai, facciamo così…fatti sbattere dal tuo tipo, non sono geloso…poi quando lui si è addormentato torni qui…va bene, ti aspetto tutta notte, voglio sentire di nuovo le tue labbra sulla mia minchia, sei troppa brava a ciucciare, si vede che ti piace…poi ti metto in ginocchio e te lo sbatto tutto dentro nella figa, prometto, ti trombo finché non mi chiedi di smettere, ok?”“Sì, va bene…sei uno stronzo comunque, ciao…a dopo…”