1. Sogno o son desto? (Parte 4)


    Data: 24/11/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Jimpoi, Fonte: EroticiRacconti

    Franco dopo aver tradito Nora, non si sentiva molto in colpa, ma anzi aveva solo voglia di avere di nuovo Marta tutta per se. Ogni telefonata che riceveva sperava fosse lei che lo chiamava per prenotare una lezione con un eccitante seguito. La ragazza però non si fece viva per più di una settimana, in cui Franco, sempre più eccitato ed impaziente, non tentava neanche di fare l’amore con sua moglie: quando la guardava non riusciva a non notare quanto Marta fosse più sexy. Nora non sapeva il vero motivo per cui suo marito non la voleva più nonostante lei si impegnasse per essere eccitante e si sforzava di credere che fosse solo particolarmente stanco in quel periodo. Finalmente un giorno arrivò la chiamata tanto attesa da Franco, Marta prenotò l’ultima lezione della giornata. L’uomo, solo sentendo la voce della ragazza ebbe un’erezione. Quando arrivò al campo da tennis, Marta era vestita come al solito: una gonnellina di jeans leggera ed una camicetta bianca abbastanza scollata. «Ciao, Franco, come va?», gli chiese con un gran sorriso. «Tutto bene, come mai non ti sei fatta più vedere?». «Ho molti impegni, sai?», rispose lei passandosi la mano fra i capelli ancora sciolti in modo sensuale, poi entrò nello spogliatoio. Franco fu tentato di seguirla, ma dentro c’era ancora la sua precedente allieva, una signora sulla cinquantina. Marta uscì dallo spogliatoio non con il suo classico abbigliamento da tennis, una canottiera bianca e una gonnellina, ma una gonna ancora più corta che ...
    ... le copriva a malapena in sedere ed un top che le lasciava scoperta tutta la sua pancia piatta. Franco fu tentato di saltarle addosso, ma disse: «Facciamo un po’ di riscaldamento». Mentre la ragazza correva la gonnellina si alzava mostrando il suo perizoma a filo che copriva ben poco il suo sedere perfetto. Finito il riscaldamento, Franco disse: «Oggi perfezioniamo lo smash, la schiacciata». Marta si avvicinò al borsone dove aveva la racchetta, prese la borraccia che, mentre beveva, si aprì bagnandole il top, da bianco diventò subito praticamente trasparente, sotto non portava il reggiseno quindi i suoi capezzoli si vedevano attraverso il tessuto sottile. «Che sbadata, la devo aver chiusa male», disse con espressione innocente. Il pene di Franco si indurì immediatamente, l’uomo di avvicinò a lei e fece per attirarla a sé, ma Marta si scostò ed esclamò: «Non dobbiamo perfezionare lo smash?». «Certo, scusa», rispose imbarazzato Franco, poi iniziò a spiegarle la tecnica corretta, faticando a staccare gli occhi dai suoi seni perfetti e bagnati. «Ora passiamo alla pratica», disse Franco finito lo spiegone. Iniziò a lanciarle qualche palla alta e lenta, Marta riusciva a colpirle con abbastanza forza, ma la tecnica non era un granché. Franco dopo un po’ le spigò cosa migliorare, ma lei gli chiese: «Fammi vedere, non capisco bene». Lui si avvicinò a lei e le si mise dietro, le prese il braccio e lo sollevò dicendo: «Quando arriva la pallina devi fare questo movimento». Le sue narici ...
«12»