1. Il cinema


    Data: 25/11/2019, Categorie: Trans Autore: slavemo, Fonte: Annunci69

    ... culo da quello precedente mi permise di accogliere quel nuovo cazzo senza alcun problema. La foia del godere mi prese nuovamente tanto che cominciavo ad avere la vista annebbiata per quella nuova intrusione. Davanti a me, invece, continuavano a sfilare cazzi di ogni tipo ed io dispensavo seghe e pompini a quante più persone potevo.
    
    Tutto ciò accadeva in fondo alla sala del cinema, proprio sotto il proiettore, ed io ero una cagna nuda nelle mani di tanti porci affamati che si affannavano su di me. Sentivo nel mio culo e su tutte le chiappe un calore indescrivibile, certo dovuto a quel mix di eccitazione, schiaffi e dilatazioni. A forza di pizzicotti e sberle anche i capezzoli mi sembravano roventi mentre sulla schiena e la pancia ero quasi completamente ricoperto di sborra, piscio e sputi di tutti quelli che si erano dati il cambio su di me.
    
    Mentre realizzavo questo, chiedendomi come sarei potuto uscire dal cinema mantenendo un aspetto dignitoso per la strada, venni bruscamente strattonato da un extracomunitario, forse algerino, che senza palare mi fece segno di mettermi carponi in terra. Prima di obbedire notai il suo enorme cazzo e pensai bene di infilargli un preservativo, pregustandolo nel mio culo. Poi mi chinai poggiando i gomiti in terra e sollevando il culo verso l'alto. Qualche secondo dopo venivo nuovamente riempito e ricominciavo gemere per la goduria e per quella situazione di estrema umiliazione che mi eccitava sempre più. Da sopra cominciarono a piovere su ...
    ... tutto il mio corpo getti di sborra e piscio che presto formarono una pozza sotto ed intorno a me. Dopo una trentina di colpi poderosi anche l'algerino mi sborrava in culo e dopo essere uscito, si liberava del preservativo svuotandolo sulla mia schiena. Subito dopo raccoglieva in terra il mio abito e lo usava per pulirsi il cazzo dalla sborra che ancora colava poi, schiacciandomi con la sua scarpa, mi obbligava a sdraiarmi in terra dove c'era sborra e piscio. Approfittai per rotolarmi di nuovo da una parte all'altra e quando mi rialzai ero sporco più di ogni immaginazione.
    
    Due uomini mi sollevarono quindi da sotto le braccia e mi fecero sedere con le gambe divaricate poggiate sui braccioli di una poltrona al centro della fila, mentre tutt’intorno si radunavano gli uomini presenti in sala. Un anziano si posizionò davanti a me e, dopo avermi alzato le gambe, si srotolò un preservativo sul suo cazzone e cominciò ad incularmi ancora. Gli altri si affannavano su di me, chi tirandomi i capezzoli, chi massaggiandomi la pancia ed il petto, chi schiaffeggiandomi in viso, chi inserendo dita nel mio culo, già occupato dal cazzo dell’anziano. Questo, forse anche sollecitato da quel vedere, mi affondava il cazzo in culo con sempre più forza, quasi volesse rompermelo del tutto. Io non facevo altro che godere e gridare “ANCORA!”, “PIU’ FORTE!", "SFONDAMI DEL TUTTO!”, e così uno di quelli in piedi dietro la mia poltrona mi mise le dita in bocca per farmi fare silenzio. L’anziano sborrò nel ...