1. Padrone


    Data: 25/11/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: Akai, Fonte: RaccontiMilu

    �Buon giorno��Buon giorno a lei�Sempre tra le prime ad arrivare ormai Rossana era conosciuta da tutti i vigilanti notturni. Le piaceva la sensazione di muoversi tra gli ampi corridoi dell'azienda quando era tutto in silenzio o con solo vaghi suoni che provenivano da lontano. Si sentiva bene nel sapere che aveva tutto il tempo per andare alla sua postazione ed iniziare la sua routine mentre non c'era nessuno sul piano con lei, le sembrava che tutto quello spazio enorme suddiviso in tante postazioni con paraventi a metà altezza le appartenesse, lo sentiva suo e man mano che arrivavano i colleghi nella sua mente era come se lei concedesse loro di prendere posto.Arrivata nel suo angolino, come ogni mattina, la accoglieva la foto di Momo che con la zampa sembrava spingere il vetro per voler uscire da quella finestrella e coccolare ancora un po' la sua padrona che lo ha lasciato addormentato sulla poltrona in soggiorno. Un sorriso per tutte le coccole che si sono scambiati e la giornata può cominciare. Accende il computer, apre i cassetti e prende la cancelleria personale. Tranne che per i fogli ha sempre comprato da sé ciò che le serviva per lavorare, le &egrave sempre sembrato giusto in quel modo.Mentre controlla l'email aziendale passa Claudia�Anche stamattina mi hai battuto!�con un sorriso solare la sua vicina di cubicolo le da il suo buon giorno. Rossana si volta�Sai com'&egrave, vivendo da sola ho tutto il tempo per organizzarmi e riuscire a vincere tutti i giorni la nostra ...
    ... gara a chi &egrave la più stacanovista�.Anche se molto diverse le due si considerano buone colleghe, non che abbiano mai parlato di molto al di fuori del lavoro o che siano uscite a bere qualcosa ma si trovavano simpatiche l'una l'altra nonostante Claudia avesse vent'anni in più, un marito e due figli quasi adolescenti.Al ritorno dalla pausa pranzo, veloce e semplice per non sentirsi a disagio di essere al lavoro e non lavorare veramente, nel momento di riprendere dai cassetti tutte le sue cose trovò anche un biglietto piegato in due che era sicura prima non ci fosse. La carta spessa e ruvida era inusuale, aprendolo, con caratteri fiorati, vi trovò stampato:All'uscita lascia la matita sulla scrivania.PadronePensando fosse uno scherzo si alzò in piedi e si guardò attorno ma non c'era nulla di insolito, nessuno che rideva o che era sul punto di farlo. Sapeva che gli altri la consideravano un po' ingessata, sempre sulle sue e che dava poca confidenza e probabilmente quello era un tentativo di qualcuno di farla inserire di più o magari solo per prenderla in giro. Non aveva importanza, era fatta in quel modo e non le importava. Fece cadere il biglietto nel cestino e riprese il suo lavoro.Al termine della giornata nel sistemare la sua postazione, quando prese tra le mani la sua matita personalizzata con le immagini di gattini le passò per un breve istante in mente la frase sul bigliettino e poi quella firma così assurdamente autoritaria, con un sorriso tirato sulle labbra ripose ...
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