1. La suonatrice d'ottavino


    Data: 06/11/2017, Categorie: Sensazioni Autore: semplicemente io, Fonte: RaccontiMilu

    ... chiacchierare un po', rompere il ghiaccio".E invece no, purtroppo, si dedica alla sua pizza senza degnarmi di uno sguardo. Chissà se per lei sono trasparente, oppure se è solo per l'imbarazzo. Del resto, anch'io non ho ancora preso i miei tramezzini, perché un po' mi vergogno di mettermi a mangiare.La vedo un po' in difficoltà, la pizza è unta e lei ha solo un minuscolo tovagliolino. Potrei offrirle uno dei miei tovaglioli, ma alla fine lascio stare.Mi chiedo di dove sia, e dove stia andando.La mia prima conclusione è che sia una ragazza di Napoli (o dintorni) che, come tante altre, lavora fuori città e sia tornata in famiglia per il fine settimana... Sì, sicuramente starà tornando nella città in cui lavora, o magari studia.Quando, poi, dopo la pizza, tira fuori un dolcino, allora mi convinco sempre più che la mia idea sia quella giusta: una napoletana come me, che non rinuncia al piacere della "bella cosa" alla fine del pur frugale pranzo.Il suo dolcetto è una di quelle piccole crostatine appena fatte in pasticceria, piena di crema e ricoperta di fragoline.Inizia a morderla, cercando di non pasticciarsi con la crema... per un po' ci riesce, ma man mano che si avvicina l'ultimo boccone, la pasta frolla è sempre più poca, e la crema fa fatica a restare in equilibrio... ecco, infatti. Non può fare a meno di leccarsi l'indice, la cui punta è completamente ricoperta di crema.:-)Ancora una volta sono sul punto di offrirle un tovagliolo, per aiutarla a pulirsi, ma non c'è niente ...
    ... da fare, sono proprio inchiodato.Sono incantato a guardarla, mi rendo conto che sono un caso patologico... non è possibile perdere così la testa in mezz'ora!!!Dai, meglio che pranzi anch'io, nonostante tutto il mio stomaco brontola.Faccio fuori rapidamente i miei tramezzini, cercando di non sporcarmi.Nel frattempo lei fa una telefonata... la madre, credo.La sento parlare, devo ricredermi. Non è di Napoli, ha una cadenza emiliana. Leggera, appena percettibile, ma inconfondibile.Parla con la madre di ciò che ha fatto a Napoli... credo di aver capito che abbia fatto una specie di provino per orchestrali, forse al San Carlo.Suona.Suona l'ottavino.Capisco che il provino non deve essere andato proprio benissimo, ma fa niente.E' determinata, ed ha intenzione di mettersi a studiare nelle prossime settimane, per migliorarsi.E poi racconta della simpatica ospitalità che ha ricevuto in città, forse da parenti... l'ospitalità tipica delle famiglie partenopee, sempre aperte e disponibili, pronte ad accoglierti da subito come uno di casa.E poi... beh, io ho finito il mio pranzo, lei ha terminato la conversazione... eccoci, di nuovo muti, entrambi, ognuno impegnato nelle proprie attività.Ormai dovrebbe esservi chiaro, la mia attività principale è far finta di leggere, far finta di guardare fuori dal finestrino e, in realtà, osservarla, di continuo, direttamente o riflessa nel vetro.Lei, invece... beh, è strano, ma non riesco a capire che cosa stia facendo!!!Ha in mano un i-Phone, credo, o ...