1. zia Elsa


    Data: 27/11/2019, Categorie: Incesti Autore: newage66, Fonte: RaccontiMilu

    Era una delle solite giornate di fine giugno, la scuola era finita e la giornata trascorreva cercando in tutti i modi di ingannare il tempo. All�epoca ero un quindicenne con le prime voglie, ma purtroppo le ragazze non ti davano più che qualche bacetto e poi del resto la mia fissazione per il sesso era legato alle donne mature.All�epoca frequentava spesso casa mia una zia zitella e molto religiosa, si chiamava Elsa ed era la sorella di mio padre.Fu proprio durante una delle sue visite che mentre parlava con mia madre, si lamentò che nella sua casa al mare doveva essere riparato il bagno e che si sarebbe dovuta trasferire lì per qualche giorno ma la cosa non le piaceva affatto.Iniziò a lamentarsi del fatto che da sola affrontare tutte quelle situazioni era difficile, che pur essendo una bella donna (e lo era), non aveva mai trovato l�uomo adatto.Io che fino a quel momento ascoltavo distrattamente la conversazione non potei non intervenire, dopotutto era mia zia e non nascondo che spesso avevo fatto strani pensieri sul suo conto.Zia Elsa era una donnona alta un metro e settanta, con un grosso seno che mal conteneva in reggiseni d�anteguerra, vestiva sempre abiti lunghi ma lo ammetto sapevo che aveva candide cosce e un culo da favola perché qualche volta l�avevo spiata quando era in bagno.Era molto bigotta e non mancava mai alla messa del mattino, viveva di una rendita lasciatela da mio nonno e faceva una vita molto ritirata.All�epoca aveva circa 45 anni e per me quindicenne ...
    ... arrapatissimo rappresentava l�ideale di donna da scoparsi, tutto questo mi spinse perciò a offrirmi di accompagnarla al mare sperando che con l�occasione oltre a godermi un po� di sole mi sarei potuto godere un po� delle sue forme��L�idea la trovò subito entusiasta e anche mia madre ne fu ben contenta perché almeno così non mi avrebbe più visto gironzolare sbuffando per casa.Ci demmo appuntamento per il mattino dopo alle otto, in modo tale da raggiungere la casa entro un�ora visto che alle dieci sarebbero arrivati gli operai.Passai la sera a fantasticare e a progettare ciò che non avrei mai immaginato sarebbe poi accaduto, confesso che l�eccitazione era tanta che non mancai di spararmi una segona pensando alle sue morbide forme e a ciò che le avrei volentieri fatto�Il giorno dopo puntuale lei citofonò e io altrettanto rapidamente scesi, la visione che mi apparve mi sconvolse non poco, indossava un abitino di cotone leggero e coloratissimo e degli occhiali da sole, lei si accorse di come la guardavo e arrossì giustificandosi dicendo che voleva star comoda per il viaggio, durante il tragitto non potevo non sbirciare nella scollatura, i suoi seni bianchi erano più gonfi del solito o così mi apparivano, nel contempo buttavo occhiate sulle gambe che nel guidare rimanevano scoperte.Giungemmo a casa e aprendola mi resi conto che di lavoro da fare ce n�era tanto, del resto era rimasta chiusa per un anno intero e bisognava aprire tutto per arieggiare, lei dopo aver aperto tutte le ...
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