1. Debora (seconda parte)


    Data: 27/11/2019, Categorie: Etero Autore: incantato, Fonte: RaccontiMilu

    Dov�ero arrivato, ah sì al primo incontro, Debora mi aveva anche chiesto quando mi ero innamorato l�ultima volta avevo risposto �un paio d�anni fa� ma senza scendere nei dettagli, non mi era sembrato il caso di raccontare di Eva, lei vedendo che non volevo dare dettagli ha alzato le mani sorridendo in segno di resa, poi...poi &egrave arrivato il 24 febbraio. La sera del 24 febbraio sono tornato nel lap dance, in quel mese e mezzo (dall�11 gennaio per chi non avesse letto la parte prima) avevo pensato a lei un po� sì e un po� no, o molto no, l�avevo vista una volta e per me era una presenza vaga, era simpatica e bella ma nulla di più, non avevo voluto il numero perché mi ricordavo di Eva (rumena come Debora), e temevo un epilogo uguale, però...Però la spontaneità dei modi era diversa, e la bellezza di Debora era a sua volta diversa, non una bellezza aggressiva ma dolce, pur essendoci in Debora una sensualità di cui nessun uomo normale avrebbe potuto dubitare. Il 24 sono entrato, non l�ho vista subito, poi lei mi ha sorriso dalla parte opposta dell�angolo bar, ha agitato la mano sorridendo, ecco il sorriso di Debora &egrave la seconda cosa che mi colpisce di lei, &egrave il secondo motivo, oltre alla frase del primo incontro (anche questo lo trovate nella prima parte), per cui non ho ancora rinunciato a lei: no, non sono soggiogato dal sorriso, non me lo sogno anche di notte o simili, &egrave che in quel sorriso ho visto una sincera felicità di (ri)conoscermi in quel secondo ...
    ... incontro, cio&egrave non che fosse al settimo cielo ma che le facesse sinceramente piacere rivedermi, come potrebbe essere se al supermercato, per puro caso, qualcuno che era in fila alla cassa con noi un mese prima ci riconoscesse nella corsia dei sottaceti. Certo, avete ragione, &egrave strano paragonare un lap dance ad una corsia di sottaceti, ma vedete quando vado nei lap dance apprezzo, eccome, i corpi seminudi delle donne che ci lavorano, ma non sono quelli a colpirmi, sono anni che li vedo: a colpirmi davvero sono i modi di una donna, a farmi perdere la testa &egrave il modo in cui lei si pone nei miei confronti, spregiudicato come Eva, o spontaneo, e dolce, dome Debora. Ecco perché il sorriso di Debora dal lato opposto del bar mi ha colpito, anche se era con un cliente, e infatti si sono seduti a bere qualcosa...io mi sono seduto a mia volta, da solo, ad un tavolo, dopo un po� il cliente si &egrave alzato per andare a prendere da bere, io mi sono avvicinato a Debora, �ciao�; mi ha sorriso, ho detto che stavo andando via ha risposto �solo dieci minuti�...non potevo non aspettare, e così abbiamo bevuto, abbiamo chiacchierato, e naturalmente abbiamo fatto un altro prive. Non c�&egrave niente di straordinario, credetemi, in tutto questo, ma in tutto questo c�&egrave Debora, lei che mi sorride lei che spogliandosi a poco a poco rivela un corpo perfetto, lei che si siede su di me, io che la guardo già complice, che intanto scopro che ha studiato farmacia, che fa gli anni il ...
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