1. Marzia: La dominicana bollente


    Data: 28/11/2019, Categorie: Etero Autore: alybas, Fonte: RaccontiMilu

    ... Arrivata l’ora giusta mi fiondai verso la stazione. Arrivai in un battibaleno, ero eccitato all’inverosimile, sapevo che lei aveva fatto un lunghissimo viaggio per arrivare da me ...Lei voleva sesso e io ero certo che non sarebbe rimasta delusa. Gli attimi di attesa furono interminabili...non si capivo dove il treno giungesse….quale fosse il giusto binario. Era in ritardo….. io stavo scoppiando ma dovevo attendere con una certa calma. Finalmente il numero del binario, l’arrivo, la corsa ed eccola...un pochino più bassina e tracagnotta rispetto a quanto me la aspettavo. Rideva in continuazione e abbracciandomi fece subito allusioni….la lasciai toccare… faceva bene. Ero intenzionato a prenderla subito, se non fosse che l’albergo era molto vicino...avrei voluto spingerla in un bagno pubblico e giustiziarla con il mio pene che ora era divenuto un martello. Senza perdere tempo demmo i documenti e prendemmo l’ascensorino che ci portò al 3 piano, mentre la mia lingua era già padrona della sua bocca, del suo collo e la slinguavo con autorevolezza, mentre lei subiva la mia carica. Aprimmo la porta e io la scaraventai letteralmente sul letto senza aspettare nulla. Andai subito ad impadronirmi delle sue magnifiche tettone e lei me le offriva grosse e sode con orgoglio. Succhiavo, ciucciavo e leccavo mentre lei era in mia balia. Il copione fu scritto: io dominavo e lei subiva. Fui io a decidere cosa fare. L’ho messa di fronte al tavolo nell’ingresso, appoggiandola con le mani, in modo ...
    ... da potersi reggere, le ho strappato il reggiseno e le ho strappato il perizoma, ho tuffato le mie dita in figa ed era bagnatissima. Mi aspettava da troppo tempo. Era piena di umori. Più La mia azione nella vagina l’aveva portata a serrare le cosce, ma io le stavo sgrillettando il clitoride con energia, con vigore, titillandolo tra l’indice e il pollice. Ansimava, godeva e soprattutto la sentivo gemere, ogni tanto, poi, volgeva lo sguardo all’indietro, verso di me, e sorrideva la porca. I suoi occhi erano soddisfatti. Le ho infilato il bastone nella fica. Desiderava il mio cazzo il pene sino alle palle in maniera risoluta. Lei parlava, mi diceva che la facevo sentire donna assecondava con il movimento del bacino i miei colpi che erano sempre più possenti, la facevo saltare tanto la sbattevo forte, aveva imparato a godere e a farmi godere e spesso sbatteva la testa al muro per l’energia che le infierivo dentro. Giocava con le sue poppazze, le ammassava, le impastava, le soppesava e poi le faceva ciondolare, sotto i miei colpi poderosissimi. La sbattevo sempre h più forte per il gusto di vedere saltare le sue tettone, mentre lei si teneva forte al tavolo, questa volta con sempre maggior forza. Era diventata rossa in viso, per lo sforzo e la tensione. La spingevo e soprattutto le spremevo quelle tettone da infarto, dominandola ...lei era troppo piccola per resistere alla mia potenza. Ho pompato ad un ritmo forsennato, e lei ha cercato di riuscire a tenermi testa fino a quando ha ...
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