1. Marzia: La dominicana bollente


    Data: 28/11/2019, Categorie: Etero Autore: alybas, Fonte: RaccontiMilu

    ... potuto, poi l’ho squagliata, è divenuta liquida, lasciva e ha iniziato ad implorarmi di arrivare. Lei era già venuta innumerevoli volte, e non riusciva più a tenermi testa. Io, tuttavia per quanto l’abbia sbattuta e continuavo a sbatterla non ero ancora pronto a siringarla con la mia sborra. Ero solo eccitato in maniera bestiale. L’adrenalina mi aveva reso furibondo mentre lei col passare del tempo era sempre più in mia balia. Ero colto dalla frenesia, l’ho liberata, le ho tolto il pene dalla vagina, l’ho rivolta di nuovo verso di me, ho visto il suo seno debordante ed era ancora più grande. Sapevo di non essere adatto alle sveltine e sebbene Marzia mi implorasse di orgasmare continuai a goderla e a farla venire .... Mi buttai sul suo seno, la trascinai di forza nell’altra stanza sul divano, con lei che provava a fermarmi. Era fradicia, zuppa, gocciolante di umori, di orgasmo suo e io iniziai a leccarla tutta, senza lasciarle scampo, senza farla pensare. Lei teneva con le sue mani giù la mia testa, godeva e gemeva fino a perdersi, in balia delle sensazioni che la mia lingua e le mie labbra impartivano al sua clitoride. L’altro lo fecero le mie dita nella sua vagina..,in modo arrapante ossessivo violento con lei che finalmente urlava sconquassata dal godimento. Il mio cazzo era turgido, troppo grosso, non si aspettava di essere assaltata si sistemò in modo che potessi godere anche io. Si preparò le poppe, scese in una posizione ottima tanto per me quanto per lei e il mio ...
    ... cazzo si insinuò nella valle piena di mia saliva fra le due montagne di carne, a farcire il suo petto mentre lei con la voce roca in spagnolo mi incitava. Mi fece impazzire con una spagnola favolosa. Il suo seno era così grande che il mio pene scomparve fra le poppe e io sbattevo, mentre tratteneva il tutto con le mani e io che infilavo ancora mentre il mio cazzo venne forte, imperioso, pieno. Marzia lasciò i suoi seni, e io ho così potuto dilagare, allagare tutto. Il primo schizzo le aveva riempito volto collo e seno. Marzia era soddisfatta e vedeva nei miei occhi tutta il mio desiderio, tutta la mia riconoscenza e anche lei si sentì molto sollevata carezzandomi. Potevamo essere soddisfatti. Io, comunque ero appena arrivato per la prima volta e molto di più mi aspettavo mentre lei cercava di bloccare i miei ardori. La condussi con me questa volta in camera da letto spogliandola e ricominciando a lavorarla partendo dai seni. Quei seni che sapevo di dover maneggiare con molta cura perché in grado di farmi arrivare subito. Dopo aver leccato succhiato, munto e ciurrato, soprattutto pastrugnato le sue poppazze ero sceso a rigenerare il suo desiderio nella fica succhiandole nuovamente il clitoride. Marzia era un gemito continuo e urlava tanto. Io potei così dedicarmi alla zona perianale con forza risoluta. La insalivai molto bene, leccandola alla grande e lavorando con le dita tutto compreso il suo secondo canale. La cosa che io ho sempre desiderato è impormi a donne vogliose, ma qui ...
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