1. Quotidianità stravolta


    Data: 28/11/2019, Categorie: Etero Autore: libero02, Fonte: Annunci69

    Il sole picchiava forte sull'asfalto, una leggera brezza scuoteva gli alberi, gli uccellini cantavano ininterrottamente come di consueto: tutto era identico ad ogni altra mattina di quella torrida estate che quel condominio, come il resto della zona, era cotretto a patire.
    
    Tutto uguale, se non fosse per una ragazza che sbucò dall'angolo in fondo alla via.
    
    Una bella ragazza, bassina, dalle forme discretamente abbondanti, che avanzava timidamente mantenendo lo sguardo fisso sui suoi piedi mentre ancheggiava verso il cancelletto principale, imbarazzata e un po' spaventata, ma consapevole dei grandi avvenimenti che quel giorno era portato a sostenere.
    
    Arrivò all'ingresso e senza alzare gli occhi da terra prese il telefono ed inoltrò un messaggio; pochi secondi dopo il cancello si aprì di scatto, la ragazza percorse il vialetto fino al portone giusto ed inoltrò un altro messaggio: pochi secondi e il portone si aprì di scatto; entrata, entrò nell'ascensore e salì al terzo piano.
    
    Le potenti sensazioni dentro di lei la stavano facendo esplodere...non sapeva se sorridere, avere paura, essere imbarazzata, essere allegra, tutto si mischiava dentro di lei...ma non c'era tempo per pensare cosa fare, l'ascensore si aprì e suonò il campanello.
    
    Si aprì la porta, attimi infiniti di silenzio, dopodichè mettendo da parte l'imbarazzo lei si buttò al collo di lui in un affettuoso abbraccio amichevole.
    
    Entrarono in casa, la porta si chiuse e cominciarono a parlare del più e del ...
    ... meno.
    
    Ufficialmente lei era lì solo per passare un po' di tempo tra amici ed adempire ad una "prova" di uno stupido giochino fatto al cellulare tra i due, un bacio, una limonata si un minuto di tempo, ma entrambi sapevano perfettamente che quel giorno sarebbe successo molto di più.
    
    Alle sue domande, lei rispondeva cercando di non guardarlo troppo, rimanendo vaga e rispondendo a monosillabi.
    
    Lui era molto diverso, era molto rilassato, a suo agio, come fosse un giorno qualunque, e piano piano riuscì a mettere a suo agio anche lei.
    
    Ridevano, scherzavano, mangiando qualcosa e bevendo un po' d'acqua fresca, si facevano battutine ironiche come sempre era stato, quando giunse il momento.
    
    Si sedettero sul divano, l'una affianco all'altro, cronometro alla mano: iniziò la prova.
    
    Un minuto esatto in cui le bocche erano come incollate e le lingue giocavano tra loro, mentre il resto dei loro corpi fremeva.
    
    Finito il minuto, lui provò ad accennare qualche parola, ma di scatto lei lo prese per la maglia e lo baciò di nuovo.
    
    Il telefono fu messo da parte.
    
    La magica danza dell'amore ebbe inizio.
    
    Le labbra si univano e le lingue si abbracciavano ripetutamente, un turbinio di emozioni, passione e voglia di vivere infermabile.
    
    Le dita scorrevano sulla pelle: lui la accarezzava dolcemente i capelli, la schiena e i fianchi e di tanto in tanto dava qualche poderosa stretta alle natiche o al seno; lei gli graffiava la schiena tenendolo stretto a se.
    
    Cominciarono a ...
«12»