Pausa di riflessione (seconda parte) - Racconti Erotici

Pausa di riflessione (seconda parte)

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Stupito salgo su da lei. Ci accomodiamo sul divano non prima di avere preso due birre.

Continuiamo a parlare, ma questa volta gli argomenti sono un po’ più piccanti. Mi chiede direttamente cosa ne penso di lei, fisicamente. Nel far questo mi indica con lo sguardo le sue bellissime gambe ed afferrata una mia mano la accompagna sulle cosce per accarezzarle. Lisce, morbide, sode e fresche Poi si alza, fa un giro su se stessa e mi chiede se quel vestitino mette bene in risalto le sue forme.

Non posso che annuire in ogni caso. Sono sorpreso da tanta intraprendenza.

Lei mi vede titubante.

“Ma non ti piace proprio quello che vedi? Oppure non riesci ad immaginare il contenuto?”

“Ma sì, certo che mi piaci. Come potrebbe essere diversamente!”

Non prendevo l’iniziativa, sia perché preso alla sprovvista, sia perché messo in soggezione dall’audacia di Simona.

“Va bene! Ed allora vediamo se così riesci ad esprimerti un po’ di più!”

Mette una mano sulla sua schiena, abbassa una piccola zip, un leggero movimento delle spalle e lascia cadere il suo abitino. E’ quasi nuda!

Proprio come l’avevo immaginata sin dalla prima volta che l’avevo conosciuta!

Due piccole tette rotonde, un po’ a punta, bianche, bianchissime. Con due areole piccole e tonde e due capezzoli dritti da appenderci qualcosa.

Un altro piccolo giro su se stessa in modo da farsi osservare per bene, anche quel suo ...

... piccolo culetto marmoreo con incastonato tra le chiappe un minuscolo perizoma di pizzo nero, e poi

“E adesso? Riesci finalmente a dirmi qualcosa?”

Le allungo le mani indicandole di raggiungermi sul divano. Lei si accomoda sulle mie gambe e mi tende le mani sul collo.

Il mio viso adesso è a metà strada tra il suo volto ed il suo seno.

“Sei bellissima!” esordisco e prima ancora che lei ribatta qualcosa

“Sono sorpreso! Sorpreso dalla tua bellezza, dalla tua intraprendenza, dalla tua audacia! Non mi aspettavo una serata così!”

“Ah no? E cosa ti aspettavi?”

“Credevo che tu fossi uscita con me questa sera per conoscermi meglio. Per constatare se effettivamente poteva nascere qualcosa tra noi. Dopotutto sono molto più grande di te, tu sei giovanissima!”

“Sì, sono uscita con te per conoscerti, anche se mi piacevi anche prima di stasera.

Non capisco invece il tuo stupore per il resto!”

“Mi prendi in giro?”

“No, perché?”

“Ma ti rendi conto che non è del tutto normale che un bel pezzo di ragazza come te, oltre che interessarsi ad un uomo più grande come me, si renda sin dalla prima uscita così disponibile?”

“Ma sì, non ci vedo nulla di strano! Sarò pure molto giovane, ma non sei mica la mia prima storia!”

“Ed allora?”

“Ed allora non siamo come ai tempi del liceo quando prima ci si corteggia e poi se tutto va bene si finisce a letto!”

“Invece?”

“Siamo entrambi adulti, ci piacciamo, e non vedo perché non trascorrere una bella notte insieme! Poi ...