1. Un tassista intraprendente


    Data: 01/12/2019, Categorie: Trans Autore: gayandreacaserta

    ... sedermi davanti.
    
    Riprendemmo la conversazione. Mi chiese che tipo d’uomo mi piacesse.
    
    Gli risposi che siccome mi sentivo femmina, volevo un maschio virile e attivissimo.
    
    Notai che riprese a toccarsi la patta dei pantaloni. Mi chiese se poteva pormi delle domande un po’ più personali, senza che mi offendessi. Gli risposi che ero una persona aperta e non avevo nessun problema a dialogare.
    
    Mi chiese cosa mi piacesse fare, sessualmente parlando.
    
    Gli dissi che godevo da pazzi nel succhiare e nel farmi fottere il culetto da un maschio cazzuto. Mi chiese se avessi delle preferenze in merito alle misure. Gli risposi che non ne avevo purché il cazzo fosse bello.
    
    A quel punto, mentre continuava a guidare, mi prese la mano e me la portò sul suo cazzo.
    
    Mi chiese come lo trovassi. Lo tastai : era durissimo e bello largo. Gli dissi che non era male.
    
    Ritirai la mano, perché è vero sono una troia , ma non volevo esserlo sfacciatamente.
    
    Fu a quel punto che mi chiese se potevamo fare una deviazione al percorso, mi voleva portare prima far vedere un posto di Roma da cui si osservava un panorama magnifico. Gli osservai che in quel modo la corsa mi sarebbe costata un botto. Mi rassicurò dicendomi che gli avrei pagato solo la corsa dalla stazione alla disco, senza tener conto della deviazione.
    
    Gli chiesi qualche informazione sul posto che mi voleva far vedere. Mi disse che quel posto era una goduria, da lì si assaporava Roma nella sua bellezza.
    
    Intraprese un ...
    ... percorso un po’ isolato, sembravano strade quasi di campagna. Era buio.
    
    Guidava con una tale sicurezza. Con una mano iniziò a carezzarmi la nuca . Sentivo i brividi che mi correvano lungo la schiena.
    
    Con delicatezza ma con decisione, abbassò la mia testa sulla patta dei suoi pantaloni.
    
    Questa volta, abbandonai ogni remora, gli sbottonai il jeans ed iniziai a succhiarglielo con passione e avidità. Percepivo che sussultava ad ogni mio colpo di bocca. Gemeva di piacere.
    
    Mi arrivò in bocca prima che arrivassimo…a destinazione. Lo feci scendere dal taxi pulito, non so se ho reso bene il concetto.
    
    Era un posto isolato. Davvero si poteva ammirare Roma in uno scorcio panoramico mozzafiato.
    
    Scendemmo dall’auto.
    
    Mi chiese se mi fosse piaciuto il sapore del suo latte. Gli risposi che era ottimo.
    
    Tirò fuori dal taxi una birra e bevemmo assaporandoci quel panaroma e la serenità di quella serata.
    
    Dopo aver gustato la birra, mi appoggiò al taxi. Mi alzò la gonna e abbassò il viso sul mio culo.
    
    Iniziò a mordicchiarmelo dolcemente e a passarmi la lingua sul buchetto fin sotto le palle.
    
    Si alzò e iniziò a passare il suo pesce sotto le mie palle. Scostò il perizoma e dolcemente entrò.
    
    Mmm cominciò a fottermi prima con delicatezza e poi selvaggiamente.
    
    Sentivo il buchetto del mio culo che si allargava sempre più sotto i colpi del suo cazzo.
    
    Oh Dio, altro che discoteca, quel tassista mi stava facendo godere da pazzi.
    
    Ogni tanto tirava fuori il suo cazzo dal ...