1. Val ferret


    Data: 02/12/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: Tripclimb, Fonte: Annunci69

    Erano le sei del pomeriggio di venerdì 8 agosto 1986.
    
    Dopo essermi fatto una bella doccia mi stavo godendo gli ultimi caldi raggi del sole che stava tramontando proprio dietro al Monte Bianco.
    
    Seduto su una panca, con la schiena contro il muro caldo della vecchia casa in Val Ferret, lasciavo riposare i muscoli indolenziti dalla scalata fatta nei giorni precedenti.
    
    Stavo ripercorrendo con il pensiero le ore appena trascorse a salire e scendere da pareti che, fino a pochi giorni prima, avevo solo sognato leggendo libri o ascoltando i racconti delle guide alpine.
    
    Non mi sembrava ancora vero, prima volta in campeggio da solo con gli amici, prima volta sopra i 4000: ero felice!
    
    Una voce rude mi riporta alla realtà: “Giovane, mi presti l’imbrago? Domani porto un amico a fare l’attraversata della Valleé Blanche.”
    
    È Mauro, ha 10 anni più di me. Alpinista super allenato, esperto e invidiato.
    
    Solo il fatto che mi abbia rivolto la parola è per me una sorpresa ed un onore: “certo! Corro a prenderlo”.
    
    Mentre lo consegno mi dice: “Stasera hai da fare?”
    
    “No niente sono in campeggio con gli amici”
    
    “Bene, io prenderò l’ultima funivia e vado al Torino, potresti ospitare per cena la mia ragazza?”
    
    “Si certo...” rispondo con molto meno entusiasmo.
    
    Avevo sperato di poter fare parte della cerchia di Mauro, invece dovevo fare da balia alla sua fidanzata. Una vecchia di 27 anni.
    
    Mauro comparso all’improvviso, altrettanto velocemente si dilegua.
    
    Sto ancora ...
    ... ripensando all‘accaduto che arrivano i miei amici: “Stasera si va a mangiare all’Adler Stube!”
    
    “Ma io ho detto a Mauro che saremmo rimasti in campeggio”
    
    “E a noi che ci frega?”
    
    “Ma mi ha chiesto se potevo ospitare per cena la sua fidanzata ed io ho detto di sì” esclamò quasi piagnucolando.
    
    “Va bene dai! Lo capiamo”. Io sorrido.
    
    Che amici!
    
    “Noi andiamo lo stesso, ci vediamo domani! Tieni compagnia alla Nonna!”. Partono sgommando con la y10 nuova di Gianni: Che stronzi!
    
    Non mi resta che aspettare questa tipa e preparare la cena.
    
    Ho 17 anni, non ho soldi.
    
    Per cena posso preparare solo spaghetti con il tonno e di secondo tonno e pomodori, per dolce buondì Motta con caffè.
    
    La valle è a 1700 metri di quota, sceso il sole fa fresco e fatto buio fa freddo, anche in agosto.
    
    Mio Papà è amico del proprietario della vecchia casa in pietra, poco più di una cantina.
    
    Noi dormiamo in tenda e usiamo la casa come cucina.
    
    Mentre cucino lascio la porta aperta e la lampada a gas accesa.
    
    “Ciao!”. Mi giro verso la porta e, abbagliato dalla lampada frontale, scorgo un profilo esile e rispondo “Buonasera Signora”.
    
    “Mamma mia! Sono così vecchia?”
    
    “Mi scusi ma con la luce negli occhi non so proprio” rispondo facendo la visiera con la mano. “Hai ragione, scusa, ma smettila subito di darmi del lei. Mi chiamo Paola”.
    
    “Piacere Andrea”.
    
    Finalmente, senza luce negli occhi la posso vedere. Piccolina, piumino Moncler rosa, jeans Fiorucci con toppe Naj Oleari e ...
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