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Che feeling con la barista
Data: 02/12/2019, Categorie: Tradimenti Autore: DoReDo
... e penso anche lei! “Quindi vuoi un negroni?”. “Se la signorina è così gentile da farmene uno, le sarei molto grato!”. “E la signorina lo prepara subito!”. “Me lo porti poi fuori? Io intanto vado a sedermi e mi accendo una sigaretta!”. “Me ne faccio uno anche per me e ti raggiungo!” La vidi uscire dopo 5 minuti con i due negroni e qualcosa da stuzzicare. Solo in quel frangente notai come fosse vestita e quanto fosse ancora più eccitante del solito: gonna di jeans a metà coscia che lasciava intravedere quel tatuaggio eccitantissimo che ha frontalmente, canottiera nera attillata sotto ad una bianca larga strappata sopra, che faceva quell’effetto vedo non vedo che enfatizzava quelle due belle tette che ha e scarpe da tennis ai piedi. Si mise seduta di fianco a me, mi porse il bicchiere per fare un cin e si rilassò sulla sedia, lasciando cadere le gambe verso le mie e toccando la sua pelle nuda con la mia (anche io avevo dei pantaloni corti). Al contatto la mia eccitazione fu immediata, tanto che lei, sfrontata, probabilmente leggendomelo in faccia, mi disse con un sorrisino malizioso: “che c’è? Non posso neanche toccarti la gamba con la mia? Come sei sensibile!”. Un assist così non me lo potevo far sfuggire. Ripresi il controllo e cercai di sfruttare l’occasione finalmente per andare a segno: “Guarda… io mi metterei anche mutande e da te mi farei toccare tutto!” dissi in tono scherzoso. Volevo tastare il terreno e capire se veramente anche lei voleva ...
... quello che volevo io: scopare ogni volta che ci veniva voglia. “Non esagerare non ne avresti le palle!” disse ridendo. “Va bene… qui fuori no! Abbiamo tutti e due una relazione e la cosa insospettirebbe! Ma in un luogo appartato ti farei toccare tutto… e anche senza mutande se preferisci”. Ci mettemmo a ridere un po’ imbarazzati; ma all’idea iniziai a provare un po’ di eccitazione che iniziava a fare capolino dai pantaloni. Lei prese un sorso di negroni e io feci finta di nulla dando l’ultimo tiro alla sigaretta e mi allungai per spegnerla nel posacenere. Quando tornai indietro con la mano lei me la prese e mi disse, mentre se la portava perso di se: “ho visto che ti sei eccitato all’idea… non fare finta di nulla! Il problema è che mi sono eccitata anche io!”. Allargò le gambe e condusse la mia mano verso la sua fica: aveva gli slip completamente bagnati. “Sento che ti sei eccitata…” le risposi e iniziai ad andare da solo. Mi avvicinai a lei e inizia a massaggiarle la fica da sopra gli slip. Emise un gemito di piacere e si rilassò sulla sedia allargando le gambe più che poteva, costrette dalla poca elasticità del tessuto jeans della sua gonna. “Non sai da quanto aspettavo questo momento. Rimanere soli per poter fare quello che ci pare.” “A chi lo dici…” le risposi, intento a toccarla. “Aspetta…” mi disse infilando le mani sotto la gonna e togliendosi gli slip. Una volta sfilati li posò su una sedia accanto e si rilassò di nuovo sulla sedia. Infilai di nuovo ...