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Federica 7
Data: 03/12/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Italy456987
“E brava la nostra Federica, che gode senza toccarsi mentre la inculano!!” Disse Andrea mentre io ero concentrato sul mio culetto che pulsava intorno al bastone di Luca. Dopo un po’ Luca me lo tolse lasciandomi orfano di quel bel birillo e venne davanti dicendo: “guardate adesso come è docile la nostra Federica….” Mi fece sollevare da terra mettendomi a quattro zampe e me lo appoggiò alle labbra semi aperte dal piacere che ancora provavo. “forza, fai vedere come lo pulisci per bene…..” Lo imboccai immediatamente e lo succhiai, leccandolo tutto e pulendolo coscienziosamente, rendendomi conto che, non solo non avevo la forza di volontà per rifiutarmi, ma che obbedire era un altro tipo di piacere, più sottile: godevo proprio all’idea di essere sottomesso. Andrea che, evidentemente era quello che godeva di più a fare la parte del comandante, disse: “siccome sei stata brava, ti concederemo di succhiare un cazzo mentre ti fai inculare dal prossimo, ovviamente dovrai chiedere il permesso di farlo al padrone del cazzo….” Mi tolsi il membro di Luca dalla bocca che finalmente stava perdendo vigore e sentii la mia voce che diceva: “Marco ti prego mettimelo nel culo mentre io lo succhio ad Andrea, sempre che lui sia d’accordo” Era incredibile l’avevo detto io!!! “senz’altro Federica!!” disse Marco Andrea non rispose ma mi appoggiò la cappella sulle labbra, divertendosi però, ad allontanarsi di quel tanto da impedirmi di metterla sulla ...
... lingua. “senti com’è morbido e bagnato qui…..” stava dicendo intanto Marco “si entra come nel burro….” “ooooohhhhhhhmmmmmppphhhhh” Sprofondò fino in fondo nel mio culetto lubrificato, senza incontrare la minima resistenza e Andrea intanto, aveva approfittato della mia bocca aperta dal gemito che mi era sfuggito, per infilarmelo tutto dentro e, improvvisamente, mi ritrovai con un uccello piantato fino alle budella e un altro fino in gola. Ebbi un’ulteriore riprova di quale fosse la mia vera indole, perché, per quanto mi piacesse tantissimo, da quando l’avevo scoperto, sentirlo entrare molto lentamente nel sederino oppure assaporare con calma la cappella sulla lingua, quando mi sentii riempito di colpo fino in fondo con la gola pressata e il culo che non poteva indietreggiare, mi sentii in trappola e mi piacque in maniera incredibile: ero nato per essere una vittima. Marco mi inculò come aveva visto fare a Luca e ogni tanto lo toglieva del tutto facendo fare al mio sederino lubrificato dalla sborra di Luca, dei rumori osceni, ma dandomi un piacere dolcissimo e intanto Andrea si godeva la mia bocca guidandolo dentro fino in fondo e togliendolo di botto e ridendo di me che lo cercavo con la bocca aperta. Marco dopo pochissimo mi entrò ancora più dentro e sentii distintamente gli schizzi che allagavano ulteriormente il mio intestino mentre non mollavo con la bocca quel pisello stupendo pregustando il momento in cui lo avrei sentito dietro. Andrea invece me lo tolse ...