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Federica 7
Data: 03/12/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Italy456987
... un’altra volta e capii che fu perché dovevo pulire quello di Marco, cosa che feci come prima con grande dedizione mentre Dario, che era troppo arrapato per ripetere la sceneggiata, me lo aveva già infilato tutto nel sederino e dopo pochi affondi mi donò anche il suo sperma. “Bene ragazzi, la nostra Federica si è bevuta tre spremute e altre tre le ha bevute col culo….non è per caso che è un po’ troia?...A me pare di si…” Mentre ascoltavo umiliato le risate dei ragazzi per frase di Andrea, percepii il suo calibro sostanzioso appoggiato al buchetto che ormai era ben rilassato e lubrificato. Andrea proseguì ad umiliarmi… “Guardate come ce l’ha aperto, e gli sta anche incominciando a colare sulle cosce tutto lo sperma …..che zoccola……adesso vediamo come se la cava col mio che è più grosso…scommettiamo che lo prende fino in fondo come se niente fosse?” Intanto sentii le pareti che cedevano arrendevolmente alla sua cappella che stava entrando senza ostacoli, anche se le sentivo allargarsi molto, ma senza alcun dolore. “Entra senza sforzo vedete? La cappella è dentro….facciamo il replay…” “Plop….” Fu il rumore che fece il mio culo quando la tolse di colpo. Poi si divertì a ripetere l’introduzione della sola cappella togliendola sempre di colpo ripetendo i “plop” varie volte procurandomi una sensazione fantastica al punto di fregarmene completamente dei suoi commenti sarcastici su come avessi già il culo rotto. Poi rimase un po’ più a lungo fuori ...
... commentando il mio buchetto che rimaneva aperto e, mentre stavo già pensando che mi mancava… “Oooooohhhhh” “Et voilà…è tutto dentro…senza trucco e senza inganno…..” Le sue anche toccavano le mie natiche e mi sentivo impalato fin dentro la pancia. Percepivo una dilatazione mai provata dal mio culino, ma era bello, ero……pieno…. “Brava Federica…hai un culo di burro……..dovrai soddisfarci per tutta l’estate, sarai la nostra troietta privata….” Intanto cominciava a stantuffarmi con forza e io incurante di tutto quello che stava dicendo, pensavo solo a quella cosa calda e dura che mi trapanava il culo. Andrea andò avanti veramente a lungo godendo del mio sederino arrendevole e dei miei gemiti che ormai erano sempre più evidenti e quando, con un rantolo animale, si conficcò dentro di me con forza e mi eruttò dentro una quantità industriale di sperma, io venni di nuovo senza toccarmi e crollai a terra contorcendomi dagli spasimi di un orgasmo fortissimo, mai provato in vita mia. Rimasi a lungo scosso da contrazioni improvvise nei postumi di quell’orgasmo lunghissimo. L’operazione di pulitura del suo uccello la feci quasi senza rendermene conto e, alla stessa maniera, in trance, mi accorsi a malapena che mi stavano infilando dei fazzoletti di carta nel sedere. “Ora ti puoi rivestire e camminare senza lasciare la scia come le lumache…” Disse Luca dandomi una pacca sul sedere. Io mi rivestii come un automa e ci avviammo insieme verso l’uscita anche se io ...