Pedalo
Data: 04/12/2019,
Categorie:
Etero
Autore: scrittore, Fonte: Annunci69
"Uff" che fatica, è tre mesi che non salgo in bici e questo pomeriggio ho deciso che una pedalata ci stava proprio bene sotto il cielo di Marzo che sembra estate e la luce che riflette una temperatura calda.
Ho anche smesso di fumare e il desiderio di provare a capire se ho più fiato è reale.
Esco dall' asfalto e mi butto giù per un sentiero che costeggia il fiume e lo affianca per molti chilometri e finchè sento che le gambe resistono, pedalo col sorriso sulla faccia e poi , sinceramente, vado piano per non rischiare che stanotte non dormo per i doloretti ai muscoli.
E tu mi passi avanti, con la tua falcata sui pedali più agile della mia e poi , mentre mi affianchi in una zona dove il fiume è davvero vicino, mi ridi in faccia e mi dici: " si batte la fiacca"?
Che stronza, ma chi cavolo sei che non t'ho mai visto e poi quel tuo culo che viaggia con te sul sellino mi attrae così tanto che non riesco a staccare gli occhi e se guardo lui non posso vedere la stradina sterrata e presto, BUM, mi ritrovo a terra con il mio sedere in alto e le gambe che lo seguono.
Ti sei anche fermata per controllare ma io sto ancora girando su me stesso mentre la terra mi arriva sul viso e la sputo via e intanto impreco.
Tu ridi, dopo che hai capito che più di una figuraccia non rischio, te ne stai li e ridi e mi guardi e io ancora non ho capito che sono in terra e che tu ridi poi alzo gli occhi e ti incontro e invece che mandarti a quel paese con un gesto plateale e simbolico, ...
... inizio a ridere anche io e le lacrime arrivano a coprirmi la visuale.
Ti accosti sempre col sorriso aperto e scendi dal tuo cavallo a pedali per spostare la mia bicicletta che mi sta quasi sopra ma che io per il ridere non ho toccato e poi ti butti accanto a me e mentre io rido e ti guardo, tu mi baci.
Cazzo dovrei esclamare, ma che fai, che succede e la mia erezione , sotto i pantaloncini neri in raso , cresce in un battibaleno ed è troppo visibile perchè io possa fare qualcosa per nasconderla.
Sento la mano che mi massaggia sopra e io che rispondo cercando la tua vita e le tue natiche poi, attaccati di lingua e frenetici, proviamo a sfilare via quello che ci impedisce di toccarci nel mezzo e presto i pantaloncini scendono e le mani frugano, la tua presa intorno all'asta e la mia sulla fessura che sento umida e eccitata quanto me.
Dio che pomiciata mentre le mani si muovono e che voglia adesso di scopare subito; come siamo arrivati a stare così, uno sopra l'altro, al contrario e tu m i baci e io ti bacio, la mia lingua che cerca il clitoride che lo sento duro e la tua bocca che avviluppa il mio sesso che è duro.
Incredibile, ero uscito per pedalare e ora stiamo per scopare, mahh.
Ti giri e ti metti sopra di me , viso a viso e cominciamo a conoscerci meglio, la penetrazione facile perchè desiderata è immediata e presto i sensi si fondono e i lamenti si uniscono e ci muoviamo per amarci, ma come ti chiami?
Ho proprio voglia di farti sentire quanto sei bella ...