1. La corda di canapa sulla pelle


    Data: 05/12/2019, Categorie: Scambio di Coppia Autore: Double-V, Fonte: Annunci69

    Sentivo l'abbraccio delle corde di canapa sulla pelle.
    
    Ero certa che la cura con cui mio marito aveva preparato i suoi strumenti mi avrebbe messa al riparo da qualunque segno o abrasione, ma sapevo anche che per il modo in cui quelle corde segnavano la mia mente non c'era rimedio capace di lenire la forza delle emozioni.
    
    Mi sentivo oscena, legata a mezz'aria in un modo al tempo stesso scomposto ed armonioso in un volo senz'ali che portava i miei sensi vicini all'estasi del paradiso.
    
    Il complesso disegno delle corde sul mio corpo mi teneva prigioniera ma lasciava ben esposti e disponibili tutti i miei orifizi.
    
    Il mio uomo, fotografo di professione amava usarmi come sua modella e puttana per via della mia pelle bianchissima, il fisico elegante ma formoso e sopratutto per quella splendida cascata di rame che formava i miei capelli.
    
    Il rosso ed il bianco si intonavano alla perfezione al colore delle corde di canapa scarlatte che ormai erano il marchio di fabbrica delle suo opere.
    
    Quando venni liberata dalla benda di raso i miei occhi si adattarono in fretta alla luce soffusa della stanza.
    
    I nostri ospiti erano seduti sull'elegante divano bianco di pelle a pochi metri da me che lentamente giravo sospesa nel vuoto.
    
    Gli occhi di lui erano quelli di una fiera che assaporava il gusto della preda, mentre lentamente la sua lei gli accarezzava il collo usando la bocca.
    
    Max li stuzzicava con gesti sapienti, fingendo di sistemare nodi che erano già perfetti ...
    ... solo per far scivolare le sue dita sapienti sulla mia carne e mettere in evidenza le mie forme perfette.
    
    Il nostro ospite intanto aveva fatto girare sua moglie Elisa facendo scorrere la cerniera del suo abitino giú fino a lasciare scoperta una schiena perfetta ed un sedere sfacciatamente tondo.
    
    Quando il tessuto dell'abito toccò il parquet Elisa rimase con indosso solamente i tacchi vertiginosi delle sue Manolo Blahnick ed un sorriso malizioso dipinto sulle labbra.
    
    Li vidi entrambi avvicinarsi al mio corpo avvolto dalle corde scarlatte.
    
    Si muovevano in silenzio già decisi a iniziare uno scambio sfacciato che non aveva bisogno di consensi.
    
    Sentii le mani di lui sulla pelle, il mio uomo mi aveva preparata come il piú sontuoso dei regali natalizi e lui stava apprestandosi a scartarmi come un bambino impaziente.
    
    Il calore della sua bocca tra le cosce ni fece trasalire mentre con la cosa dell'occhio vedevo Elisa con i palmi delle mani appoggiate al muro mentre riceveva lo stesso servizio dal mio uomo.
    
    I cazzi entrarono quasi all'unisono, violando la nostra intimità con la stessa decisione con cui i nostri gemiti avevano violato il silenzio nella stanza.
    
    Persa nel vuoto e completamente impotente l'unica cosa che potevo fare era accogliere le sferzate di piacere che invadevano il mio corpo in una sinfonia di emozioni suonata con dita, bocca e cazzo ad un ritmo sempre piú travolgente.
    
    "Ora prendimi il culo!"
    
    Le parole uscirono dalle labbra di Elisa con una ...
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