1. Ciao, vi presento laura.


    Data: 05/12/2019, Categorie: Trans Autore: BisexGe59

    ... me.
    
    L'idea mi venne prepotentemente in mente. Rimasi vestito da donna sotto, mi infilai pantaloni e camicia ed uscii, alle 11 di sera, dirigendomi nella zona delle vicinanze della famosa Via Prè dove stazionavano bancarelle che vendevano anche sex toys e vibratori e dove ne acquistai uno di dimensioni giuste e che non vedevo l'ora di mettermelo nel buchetto che era già bagnatissimo, anche per l'eccitazione che mi procurava il filo del perizoma tra le chiappe belle sode, ed il reggicalze che mi faceva sentire donna, nascosta ma donna, aggravata anche dal fatto che istintivamente cominciai a sculettare come se fossi sui tacchi; me ne accorsi solo per gli sguardi che incontravo tra gli uomini che osservavano i miei movimenti e lo sguardo biricchino, come se mi volessero sbattere contro il muro e scoparmi alla grande. Ma non ero ancora prontA, a questo punto parlo al femminile, e volevo prima "auto sverginarmi" mentalmente e fisicamente e poi capire se spiccare il volo o meno. Arrivata a casa mi spogliai in fretta restando en femme e presi l'unico paio di scarpe con un minimo di tacco che aveva mia moglie. Chiusi per bene la porta di casa, mi accesi una sigaretta, un mio fetish femminile, e cominciai a camminare per casa da donna, sentendomi donna, e sculettando sui tacchi come una donna. Sembrava ci fossi nata con quelle vesti, ci stavo bene e mi sentivo bene, appagata e serena come non ricordavo da tempo. Arrivai davanti allo specchio in camera, mi guardai e ripresi ad ...
    ... eccitarmi come non mai. Mi sedetti sulla poltrona e sempre guardandomi presi il vibratore cominciando a leccarlo tutto attorno, con la saliva che lo ricopriva e lo "bagnava" come un pompino ad un vero cazzo. Socchiusi gli occhi immaginandomi con un uono, che quel vibratore fosse un cazzo diventato duro nella mia bocca. Ad un certo punto non resistetti più cominciai ad ungermi il buco con la saliva, sempre continuando il mio pompino, e quando lo sentii bello aperto, nonostante l'astinenza di tanti anni, presi il vibratore e piano piano me lo infilai tutto dentro fino alla base godendo come una pazza e sentendomi piena ed appagata anche se il cazzo era di plastica e non di carne come avrei voluto. Sborrai copiosamente sulla mano e dopo un piccolo momento di incredulità per quello che era successo, mi sdraiai sul letto, assaporando il piacere dell'accaduto e rendemi conto che quello era il mio stato. La voglia di vivere da donna e godere da donna. Tolsi il vibratore, lo lavai per bene, e ripresi a succhiarlo a lungo provando un piacere immenso. Mi volli dare un nome e decisi Laura, pensando ad un'amica che era matta come un cavallo e che mi aveva sempre dato spunto ad una delle tante masturbazioni passate.
    
    Purtroppo, ed ecco che capirete il significato della parola, a quei tempi non esisteva internet che mi avrebbe dato possibilità di capire meglio dove volevo e potevo arrivare (ma lo avrei scoperto in seguito grazie anche al giornale di annunci Secondamano eheheheh), alla fine ...