Difficile reggere
Data: 07/11/2017,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
Nascosta per bene dalla penombra del locale la donna avanzava lentamente, mentre il suono abbreviato e riassunto da quella musica jazz-fusion sembrava accompagnare adeguatamente il suo incedere elegante e incerto al tempo stesso. Era facile intuire e peraltro nitidamente supporre, che lei non fosse abituata un granché a tali luoghi, perché le sue origini assennate, benpensanti e borghesi non prevedevano che le donne potessero recarsi da sole in locali di discutibili e di dubbie frequentazioni. Le indicazioni però erano state molto chiare, perché quelle poche parole scritte con quell�inquieta e nervosa calligrafia l�avevano guidata sin là. L�esteso spolverino dal colore corvino che le affagottava il fisico, non faceva altro che mettere in rilievo le curvilinee forme della donna, che attualmente stazionava statica in piedi con quelle lucide scollature nere ad adornarne i delicati piedi, le sue chiare iridi scrutavano l�ambiente, come se stessero cercando e inseguendo qualcuno.Erano realmente poche le persone presenti a quell�ora, cinque i tavoli occupati, mentre uno in particolare che impegnava un angolo della fumosa sala sembrò attrarre l�attenzione della giovane. Una coppia di seggiole l�attorniavano, ciononostante una di esse ospitava un individuo, l�identico soggetto probabilmente che aveva compilato il cartoncino, dal momento che le era stato recapitato unicamente qualche ora prima. Piccole mezzelune posavano sul volto dell�uomo che sembrava comprendere e decifrare ...
... pacificamente un libricino. Era una figura che contrastava e che stonava con l�ambiente, che difficilmente era rapportabile e riconducibile a una sala di lettura. Un solo passo ed ecco che lei arrivava quasi a sfiorare con l�esile mano il piano liscio del tavolino, un muto richiamo, un�esortazione sottile d�attenzione, elegante e garbata esternazione e manifestazione della sua presenza. Inammissibile e irrealizzabile situazione per quel maschio, non innalzare e aumentare notevolmente la sbirciata depositandola sulla nuova e inattesa arrivata, indolente e pacata pure l�ascesa della stessa in direzione della sua avvenente e leggiadra fattezza di donna, andando ad agganciarsi per poi fermarsi e in ultimo spegnarsi sul suo volto: un sorriso di camuffato e di malcelato imbarazzo appariva, giacché adornava e impreziosiva quella forma ovale che accoglieva e conteneva una manifesta ed esplicita espressione dubbia e interrogativa:�Ben approdata, molto bene. S�accomodi pure, venga�.Quelle esplicitazioni emersero e si mostrarono per giunta sennonché equilibrato, per il fatto che affiancarono il comprensibile e lineare cenno del maschio che segnalava e suggeriva la seggiola libera. Angelica si sedette con le ginocchia strette tra loro con le mani nervose per stringere i braccioli della seduta, nel momento in cui momentanee preoccupazioni le foravano l�intelletto: come aveva fatto precisamente a infilarsi in quella posizione? La tentazione, dannata, maledetta cupidigia, pestifera e tremenda ...