1. Sognando lui


    Data: 07/11/2017, Categorie: Masturbazione Autore: Alba6990, Fonte: EroticiRacconti

    PREMESSA: Questo racconto è stato richiesto da liberodiviaggiare tramite il Servizio di Scrittura Erotica Privata. Mi è stato chiesto di continuare il mio racconto “Gioco di sguardi” incentrandomi sulla reazione della protagonista una volta tornata a casa e pensando all’uomo che ha incontrato dentro alla biblioteca. Spero che ciò che ne è venuto fuori, vi piaccia! :) Caterina entrò in casa quasi con il fiatone. Era davvero successo quello che era successo in biblioteca? Uno sconosciuto le aveva letto la voglia di sesso dritto negli occhi e voleva assecondare quel desiderio? Ed era pure un bell’uomo! Caterina aveva ancora fisso nella sua mente quello sguardo carico di lussuria che lui le aveva lanciato da dietro il portatile e la sensazione di umido fra le cosce non l’aveva abbandonata neanche un attimo da quel momento. Entrambi erano stati predatore e preda: lei lo ammaliava con quei suoi occhioni mentre mordicchiava maliziosamente la matita con cui sottolineava i passaggi del libro di testo, ma si lasciava sedurre da quelle nocciole magnetiche che brillavano sul viso di quell’uomo. Non erano riusciti a realizzare quella fantasia perversa di prendersi a vicenda nel bagno della biblioteca, perché quel dannato custode li aveva interrotti sul più bello. E quell’ultimo sguardo da parte di quel tale dalla sua moto, l’aveva fatta sciogliere come un gelato sotto il sole caldo. Anche adesso era completamente in balìa di quegli occhi, di quelle che gambe che con decisione avevano ...
    ... aperto le sue sotto il tavolo cercando un contatto fisico anche se adesso era sola in casa. Non sentiva altro che il prurito tra le cosce. Era come se una forza esterna la controllasse mentre chiudeva la porta d’ingresso con due mandate, mentre si spogliava nel salotto, mentre camminava nuda verso il divano lasciando i vestiti per terra in una sorta di scia, come le briciole di pane di Pollicino. Si muoveva come in un sogno, il cervello non ragionava razionalmente, era annacquato. Tutto il suo corpo trasudava eccitazione, mentre si sedeva sul divano a cosce aperte: le tempie che pulsavano, la gola secca, i capezzoli scuri e turgidi e la sua figa aperta come un fiore appena sbocciato e colante rugiada. Le sue dita con le unghie perfettamente curate e laccate di rosso scuro e lucente, pizzicarono e accarezzarono quel corpo colto dai brividi di piacere lungo tutto il tragitto che portava dalle labbra a quel fiore di carne e umori. Quando pizzicò la clitoride con le unghie, ebbe un sussulto. Quasi sentiva il solletico a toccarla. Una scarica elettrica che percorreva in pochi decimi di secondo ogni millimetro del suo corpo, fino al cervello che le annebbiava la vista. Intrise il dito medio di quel liquido afrodisiaco, che lasciava un profumo di sesso nella stanza così intenso da far girare la testa. Non le fregava di chiudere le finestre di fronte a sé, che la vedessero pure mentre si masturbava. Lei era in un altro posto. Lei era su un letto con quell’uomo, intento con la bocca a ...
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