1. La sottomissione di una moglie


    Data: 10/12/2019, Categorie: Cuckold Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Autore: Master Max

    ... distratto.In effetti, Daniela stava più che bene.A quarant’anni era una donna decisamente piacente: lunghi capelli neri lisci facevano da cornice ad un viso attraente dove occhi color nocciola e labbra carnose magnetizzavano l’attenzione di chiunque avesse incrociato il suo sguardo.Il corpo poi era in perfetta forma, la pelle chiara, il seno pieno e sodo, le gambe snelle e slanciate e un fondoschiena sensuale erano messi perfettamente in risalto da quel bikini bianco che Daniela osservava dubbiosa allo specchio.“Non ti sembra un po’ stretto?”, chiese al marito.Qualsiasi altro uomo avrebbe avuto stampato in faccia una bella espressione mista di approvazione e desiderio.“No”, si limitò invece a dire Luca senza nemmeno alzare gli occhi dal foglio dei conti.Daniela lo fissò pensierosa.Magari quella vacanza sarebbe riuscita a scuotere un po’ Luca dal suo torpore, sempre preoccupato dal lavoro e poco attento alla propria moglie.Il giorno della partenza Daniela era contenta come una scolaretta in gita scolastica.Dopo un viaggio in aereo di alcune ore atterrarono all’aeroporto di Agadir in un pomeriggio caldo e afoso.L’albergo si trovava a diversi chilometri da Agadir e per raggiungerlo dovettero prendere un pulmino vecchio e rumoroso che percorse una lunga strada isolata e dissestata.Quando finalmente giunsero in albergo, Daniela, guardandosi attorno, ebbe un moto di sconforto.Le foto su internet probabilmente erano state scattate vent’anni prima e da allora quel posto doveva ...
    ... aver ricevuto davvero poche attenzioni.Gli arredi della piccola hall, i suoi divani, le tende e i tappeti erano vecchi e polverosi.Il proprietario, un uomo sulla cinquantina con addosso una tunica sgualcita, li accolse con un grande sorriso sdentato mentre incitava il fattorino dell’albergo, che era un anziano del luogo, a prendere i bagagli degli ospiti e portarli su in camera.Le pratiche burocratiche, per quanto semplici in quei posti, furono sbrigate con una certa difficoltà, poiché Said, questo era il nome del proprietario, parlava solo l’arabo.Terminato il lavoro, Said porse loro una chiave facendo segno di seguirlo.“Speriamo che almeno la stanza sia pulita”, pensò sospirando Daniela mentre Said faceva strada su per le scale.Purtroppo la stanza non sembrava migliore della hall: piccola, con pochi mobili, un vecchio letto matrimoniale ed una ventola a soffitto ancora più vecchia che girava pigramente e sembrava volesse cadere da un momento all’altro.Daniela incrociò lo sguardo deluso di Luca.“Dai, vedrai che ci rilasseremo e sarà una bella vacanza”, gli disse quasi per infondergli coraggio.“Sarà… ma a giudicare da quello che vedo non abbiamo fatto un buon affare…”, rispose Luca sconsolato.Daniela non rispose e si recò sul piccolo balcone.“Dai, vieni a vedere …”, lo chiamò con voce squillante “… guarda che bel panorama …”, disse stringendo il braccio del marito.In effetti, dal balcone si poteva intravvedere il mare limpido e cristallino e la spiaggia bianchissima.Luca la ...