1. La suocera sottomessa


    Data: 12/12/2019, Categorie: Tradimenti Autore: grossamazza2017

    insomma, come avete potuto immaginare, mi potevo ritenere fortunato. Mi scopavo, oltre che facevo scopare, la mia fidanzata e, inoltre, avevo avuto la fortuna di scoparmi la mia dolce suocera.
    
    Da quel giorno, non passava mattina o pomeriggio che mi districavo tra le due. La mia ragazza ovviamente era consenziente. A lei bastava poco: che non le facessi mai mancare il mio cazzo quelle volte che non aveva amanti a disposizione.
    
    Mia suocera, d'altrocanto, era entusiasta. Non appena il maritino/paparino si girava o usciva di casa, era li, pronta, ad impalarsi sul mio uccello.
    
    Era ringiovanita. Usava sempre piu frequentamente abitini stretti, aderenti e da ragazzina.
    
    Mi diceva: sai che da quando io e te facciamo sesso, anche mio marito si è rinvigorito? mi vede piu attiva.
    
    Ne ero contento, geloso ma contento. Avrei voluto godere di quella troia solo io.
    
    E se avessi trasformato anche lei in una mera puttana da far scopare ad altri?
    
    L'idea era andata gia oltre prima che finissi di pensarlo.
    
    Ovviamente, di questa mia idea perversa non ne feci menzione con laz figlia.
    
    "bea, ti accompagno a fare la spesa, vestiti un po piu porca se ci riesci?"
    
    Lei si girò nel frattempoi che finiva di truccarsi un po sbigottita?
    
    "perche mai?"
    
    "beh ti lamenti semp're del fatto che dici che nessuno ti guarda, voglio constatare"
    
    Ammiccò arrossendo un pochino.
    
    Scese le scale, vestita di una maglietta scollatissima, con i suoi tettoni ballonzolanti jeans ...
    ... aderentissimi dai quali si notavano le sue enormi chiappe.
    
    "Bea sembri una ragazza, porca ma pur sempre ragazza"
    
    "dai cretino, andiamo"
    
    Cirecammo ad un supermercato fuori città, giusto cosi per non dare nell'occhio dei pettegoli.
    
    Scendemmo dall'auto, prese il carello e mi si postò davanti. Col mio cellulare la ripredenvo, riprendevo il suo fiero sculettare. Bea era consapevole di aver un grosso culo e lo mostrava con fierezza.
    
    Notai subito che gli uomini, al fianco di donne esageratamente brutte, si giravano a guardarla. QUalcuno accennava a toccarsi il cazzo, qualche ragazzo, come del resto facevo io, cercava di seguirla cercando di fotografarle il culo e magari postarlo su qualche sito di pervertiti.
    
    Ad un certo punto, mi avvicinai, l'afferrai e la baciai afferraondole, con la mano, il suo grosso culone.
    
    Qualcuno si girò, c'era chi si scandalizzava data la differenza di età chi invece, la maggior parte uomini, mi invidiava. Un troione cosi bello in parecchi se le sarebbero scopati.
    
    "addirittura mi baci in pubblico? sei pazzo?"
    
    "zitta Bea, tu sei mia e decido io quando e dove baciarti"
    
    Aveva un pregio, queste frasi la colpivano sempre.
    
    Finita la spesa, tornammo verso casa.
    
    "fermati, ti prego"
    
    "perche Bea non ti senti bene?"
    
    "io si tu a breve non tanto"
    
    Accostai l'auto in un parcheggio isolato, c'erano poche auto.
    
    Si avvicinò, mi abbassò la tuta e tirò fuori l'uccello.
    
    "lo so che sono piu grande di te, ma apprezzo quello che stai ...
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