1. La mia amante è la mia schiava


    Data: 08/11/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: akito

    ... Lei iniziò a leccarlo, gustarlo come fa sempre, segandomi il cazzo con l’altra mano. Le spinsi la testa con la mano, facendola mugugnare e con l’altra mano mi aggrappavo al lavandino. Dopo qualche minuto le tolsi la testa e le porsi il cazzo davanti agli occhi. Nemmeno feci in tempo a mostrarlo che già si fiondò con foga, d’altronde alla puttana piaceva succhiarlo, e si aggrappò con tutte e due le mani reggendolo, come un flauto.- Brava, vedo che ti piace, ingoialo tutto, tutto bella bocca! – le imposi, avendo una sua reazione positiva, infatti, arrivò fino alla radice molto velocemente.La presi per i capelli e la portai in cucina, mi misi sulla sedia, e la feci mettere con la pancia sulle mie ginocchia,cominciandola a sculacciare con la cucchiarella di legno, mentre lei gridava dal dolore, era terribile ma non smisi, il suo culo era diventato rosso, con i lividi violacei. Mentre lei piangeva e urlava per il dolore, si mordeva le labbra. La feci scendere e la feci allungare a gambe larghe sopra il tavolo. Gliele presi, e dopo aver leccato di gusto la figa bagnata e zuppa, infilai il mio cazzo, facendogli sentire le palle sbattere ripetutamente e velocemente. Ansimava come una cagna in calore, velocemente e spronandomi a continuare. Le alzai le gambe come a formare con tutto il corpo una elle mettendo ...
    ... in mostra i lividi di prima. Continuai cosi per almeno quindici minuti, girandola in varie posizioni, e scopandola sempre con lo stesso ritmo, stessa forza. Quando stavo per venire, tolsi il cazzo, lo feci succhiare prendendolo dalle palle e lo piazzai nella bocca larga e spalancata, pronta a riceverlo. Le sborrai nella sua gola, e lei ingoiò di gusto e prese a leccarlo, succhiarlo, mentre mi massaggiava le palle. Le ordinai di mettersi sul tavolo e masturbarsi con una zucchina, e con il vibratore. Infilò il vibratore nella figa e l’ortaggio nel culo,mentre lo si masturbava a pecorina sul tavolo. Io intanto giocavo con il suo clitoride, e mi menavo il cazzo per farlo tornare su. Quando divenne di nuovo il palo che lei adorava, infilai più a fondo la zucchina e tolsi il vibra dalla sua figa, e la penetrai, poggiandole l’oggetto sul clitoride. Eravamo sopra il tavolo, a scopare come due matti. Lei mi lodava, lodava il mo cazzo, e il fatto di dominarla senza pietà. Quando dovetti venire, riempi di sperma dentro, e con il resto che gocciolava, glielo feci mangiare, dopo aver tolto la zucchina e fatta sporcare d tutta la mia liberazione. La mangiò dove era sporca, e in attesa della terza scopata si fece una doccia.Quella notte, scopammo per cinque volte, e la mattina dopo fummo scoperti dal suo fidanzato. 
«12»