1. La mia collega (1)


    Data: 08/11/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Re Artù

    ... rispondevano che non sapevano o, quando, senza parere, fra i colleghi, portavo il discorso su di lei, sviavano il discorso, seppi solo il suo ufficio di provenienza e qui ebbi il mio primo colpo di fortuna: in quell'ufficio lavorava una mia vecchia fiamma, di quando ancora non ero sposato e con la quale in ufficio avevo passato dei momenti indimenticabili; conservavo ancora il suo numero di cellulare e mi affrettai a chiamarla: dopo aver divagato sui nostri trascorsi, che, debbo dire, ancora mi suscitavano dei brividi lungo la schiena, portai il discorso su Silvana e sine cura le chiesi quali fossero i motivi del trasferimento: la mia amica cambiò tono di voce e la risposta mi lasciò esterrefatto:” Stai attento a quella troia, ha circuito il nostro giovane direttore, una persona per bene e molto simpatica, poi quando sono stati sorpresi, non so come, ma lei se l'è cavata con il trasferimento, ma lui è stato licenziato. Ti ripeto: stai attento!” Ci salutammo dandoci un improbabile appuntamento in futuro, e mi riproposi di scoprire quali fossero le magagne che la nuova nascondeva sotto il suo altezzoso comportamento. Tutto mi fu più chiaro circa un mese dopo: avevo cominciato a fare gli straordinari nei giorni in cui anche Silvana si fermava in ufficio, quando la sentivo passare lungo il corridoio, non visto, la seguivo; per la maggior parte delle volte si recava in archivio, da dove ne usciva circa un quindici minuti dopo, con un fascicolo sotto braccio. La cosa all'inizio non ...
    ... destò i miei sospetti, perchè il pomeriggio non era presente l'archivista, per cui, se avevamo bisogno di qualcosa, dovevamo arrangiarsi da soli. Ma poi mi venne un dubbio: perchè queste pratiche non le richiedeva la mattina? Le sarebbero state consegnate nel suo ufficio come, del resto, si conveniva per un capo reparto. Allora decisi. Quel pomeriggio mi recai in archivio e mi nascosi in un angolo da dove però controllare la porta d'ingresso senza essere visto da chi fosse entrato: aspettai quasi un'ora, stavo quasi per desistere, quando sentii aprire la porta ignifuga e, con mia grande sorpresa, vidi entrare il direttore, che si appoggiò ad uno scaffale e nervosamente guardò l'orologio era chiaro che stesse aspettando qualcuno: e quel qualcuno, anzi qualcuna, arrivò quasi subito, era Silvana. “D..d..dai c.....che ho..ho fre..tta” tartagliò il direttore: Silvana senza dire una parola si tirò la gonna sulle cosce, che belle che erano, con un gesto armonioso della testa spostò i lunghi capelli dal viso e si accucciò davanti al direttore, che intanto si era sbottonato i pantaloni e li aveva abbassati su due gambe corte e grasse, spostò appena gli slip, del tipo vecchio con l'apertura da una parte per favorire la minzione, e tirò fuori un minuscolo pisello tutto raggrinzito, che lei non si schifò di prendere in mano e di manovrare fino a raggiungere un'erezione appena sufficiente a prenderlo in bocca: iniziò così un pompino che nonostante la poca prestanza del sesso maschile, mi ...