La mia vicina - cap. 2
Data: 18/12/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: cd1948
... offendere”.
-”Nessuna offesa, anzi, uno spettacolo imprevisto ma carino”, ribattei, facendo finta di nulla.
La cena si concluse senza ulteriori incidenti. Il marito portò i bambini a letto ed io la aiutai a sparecchiare. La sfiorai qualche volta sulle tette, le toccai il culetto, ma nulla di più.
Ad un certo punto, il marito ritornò e mi fece accomodare su una poltroncina del giardino, mentre lui si mise su un divanetto. Rosa andò ad augurare la buona notte ai bimbi e ritornò dopo qualche minuto, sedendosi a fianco del marito. Nel farlo, aprì leggermente le gambe e mi fece vedere che si era levata il perizoma, facendomi federe la figa ed il biondo pelo che la contornava. Roba da farsi prendere a un infarto.
Comunque, bevemmo un bicchierino, mentre lei accavallava e scavallava le gambe, facendomelo venire duro. Alla fine, ci ritirammo ognuno a casa propria, mentre il marito continuava a ringraziarmi per il lavoro e mi chiedeva scusa per gli inconvenienti di quella sera.
Avesse saputo che mi ero già pagato abbondantemente, non credo sarebbe stato così.
Al mattino seguente, mi svegliò il campanello. Siccome dormo sempre nudo, presi un asciugamano, me lo annodai in vita ed andai ad aprire. Mi ritrovai Rosa che indossava una corta canotta scollata e null'altro. Mi buttò le braccia al collo.
-”Ho una voglia matta di te”, mi sussurrò all'orecchio, mentre mi baciava.
-”Anch'io, ogni volta che ti vedo mi viene duro”, risposi.
-”Anche ieri sera”, fece lei ...
... con un sorrisetto malizioso.
-”Anche ieri sera”, ribattei. “Avevo una voglia matta di farmi una sega dopo che mi hai mostrato tutto, ribattei, me me lo sono tenuto tutto per te”.
-”Non vedo l'ora di prendere tutta la tua sborra”, fece Rosa.
-”Ed io voglio metterti incinta alla faccia del cornuto”, dissi a mia volta, mentre le sollevavo la canotta, lasciandola nuda.
Nel frattempo, ovviamente il mio asciugamano era caduto liberando il mio cazzo eretto. La presi in braccio e la portai nella mia camera da letto, adagiandola sul mio lettone. Prima che potesse dire qualcosa, mi tuffai fra le sue gambe ed iniziai a leccarle la figa, mordicchiarle il clitoride, metterle un dito dentro ed un altro nel culetto.
-”Ohhhhhhh, noooo, dietro noooo, sono vergine”, disse.
-”Non ti preoccupare”, biascicai, con la lingua dentro la sua figa dolce ed allagata, “me lo darai quando sarai pronta”. Ma non levai il dito.
-”Oh, ti prego, mettimelo dentro, per favore, non vedo l'ora di sentire tutto il tuo cazzo dentro di me, per favoreeeeeee”
-”Non ancora”, ribattei, continuando a lavorale figa e culetto, mentre lei mugolava.
Alla fine ebbe un primo orgasmo, squirtando un po ed urlando il suo piacere. A quel punto mi sollevai e le posai il glande all'entrata della figa ed incominciai a muoverlo in circolo senza farlo entrare.
-”Ti prego, ti pregoooo, mettimelo dentroooo”, urlava Rosa.
Infine, con una spinta decisa, arrivai fino in fondo e rimasi lì, immobile a sentire le ...