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Roma (5)
Data: 19/12/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio
... qui, titillo lo scroto cercando di andare anche più giù fino al buco del culo. Knut intuisce le mie intenzioni e solleva le gambe: le sue chiappe si spalancano e in mezzo il suo anellino si apre lentamente invitandomi ad assaggiarlo. Do una prima lappata e il tedesco si irrigidisce, inspirando tra i denti. Con la seconda, comincia a contorcersi e a mugolare. Con la terza, la sua schiena si inarca. “Sì, dai!”, sibila. “Ancora, ancora!”, mi esorta, e allora ci vado giù pesante, aumentando sempre più la frequenza dei colpi. Alzando lo sguardo, vedo il suo cazzo alzarsi ad ogni leccata, finché, ad un tratto, rimane dritto e duro. Più su, il suo viso tradisce una smorfia di dolore: così gonfio deve davvero fargli male e avrebbe bisogno di sborrare al più presto, ma voglio portarlo fino all’estasi e a inizio a dedicarmi con più passione al suo buco. Con la lingua ne percorro il perimetro, piano piano, facendogliela sentire su ogni millimetro della mucosa. “Sei uno stronzetto!”, mi apostrofa. “Però mi stai facendo morire. Continua, dai!”, e, seguendo il suo consiglio, lo penetro con la punta. La rosellina si apre sotto i miei stimoli: gli rimango dentro e lo perquisisco in lungo e in largo, e lui geme. Mi afferra la testa e inizia a fottersi con la mia lingua. “Scopami, scopami! Sì, così! Di più, dai!”, ansima. Un’idea mi passa per la testa: il mio cazzo è ormai bello tosto e, sebbene non sia all’altezza di quelli che Knut prende di solito, posso riuscire a farlo godere ...
... lo stesso se mi muovo bene. Lo lubrifico con un po’ di saliva e mi alzo. Salgo con le ginocchia sul divano, caricandomi sulle spalle il peso delle sue gambe. “Che stai facendo?”, mi chiede, ancora ubriaco di piacere. “Ssssshhhhh!!!”, sibilo, e punto la cappella in mezzo al solco. Sento che le sue labbra si dilatano e risucchiano il mio glande. Lentamente gli faccio inghiottire tutta la mia asta e, a mano a mano che gli scorro dentro, la sua bocca si spalanca per il godimento. “Non è così che doveva andare!”, prova a protestare. “Tranquillo! C’è tempo per fare tutto!”, lo rassicuro. Mi chino su di lui e lo bacio appassionatamente, cominciando a muovermi nelle sue viscere. “Uff! Ti muovi bene! Credevo che fossi bravo solo a prenderlo, e invece…! Sei una continua sorpresa, sai? Sei fantastico!”, si complimenta, e intanto il suo respiro si fa più pesante e la sua pelle si inumidisce. Inizia ad accaldarsi. La mia asta gli percorre lo sfintere in un senso e nell’altro per tutta la sua lunghezza. Durante il lento scorrimento, Knut rantola e mugola: sento che i suoi muscoli interni si rilassano. Lo sfintere si sta allargando e la rosellina si apre sempre più. Il piacere che gli monta dentro lo fa spingere in fuori. “Sì, stai godendo!”, commento. “Adesso arriverà uno spasmo… Pronto?”, e un secondo dopo, senza che lui mi risponda, il suo corpo sussulta e poi vibra. “Oh… ca… zzo…!”, esclama, e mi sputa fuori la verga. Scendo dal divano e mi inginocchio tra le sue ...