1. Sono un porco...


    Data: 20/12/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: b6x, Fonte: Annunci69

    Diciamoci la verità. Sono un porco. Nonostante prima di andare in ufficio la mia compagna mi abbia letteralmente divorato il cazzo appena messo un mezzo passo fuori dalla doccia. Una bocca indiscutibilmente esperta ormai, che non si risparmia in pompate e leccate. Me ne vengo dopo uno scrupoloso lavoro tra gola e lingua con due getti belli grossi che le sporcano naso e guancia. Visto il tempo propongo un penoso “devo scappare al lavoro” e mi difendo suggerendogli che al rientro non le avrei risparmiato un solo millimetro di fica, in risposta mi mostra la punta della lingua sulle labbra ma ricevo un appuntamento a lungo termine. Purtroppo madre natura faceva il suo femminile corso. Esco e ho ancora il cazzo in tiro, quella bellissima bocca mi aveva solo provocato. Al lavoro le segretarie non mi aiutano e sfilano di fronte alla scrivania, vestito dopo vestitino, noto slip intimi striminziti e scarpe che avvolgono piedi da leccare. Sono un porco. Sto seduto dietro alla scrivania e ho ho il cazzo che mi esplode. Arrivano i clienti, dopo alcune persone scialbe ecco una coppia sulla 40ina, lei mora, faccia spigolosa ma capelli lunghi e tettone da paura evidenziate da una canotta nera con uno scollo vertiginoso.
    
    Appena entrata ho notato il culo che è immensamente proporzionale alla voglia che ho di scoparla.
    
    Sono un porco. Lui un bel tipo con un fisico curato. Detto tra noi non ci penserei due volte a farmi sia l'una che l'altro. Mentre parlo sembra che lei capisca l'antifona ...
    ... e abbozza mezzi sorrisetti, il tutto si conclude presto con un bel sorriso della signora senza che mi alzi per salutarli, vittima di un erezione eclatante e di un completo che avrebbe svelato tutto. Le segretarie vanno e vengono e il mio cazzo sta dritto come una verga. E' ora di andare via, mi aspettano due ore di palestra e sono già le 20.30 Entro in camerino e mi cambio. Ma continuo ad avere voglia e tanta, allora decido. A Cagliari nel parcheggio del S. Elia ho già rimediato qualche splendida performance orale. Indosso la tuta ginnica senza slip e vado verso il posto. Le luci sono basse e c'è il solito via vai di auto a passo d'uomo con a bordo singoli che ti fissano. Io non sono un abitudinario ed evito di incrociare sguardi. Dopo un cavalcavia pedonale vedo un parcheggio buio sulla destra. Ho il cazzo che mi sta esplodendo. Entro nel parcheggio e abbasso i fari notando solo qualche auto in sosta. Sembra non ci sia nessuno e continuo la direzione per una manovra che mi faccia evitare la sabbia e invertire il senso di marcia. Ormai quasi girato ecco la scena che mi fa capire che il “via” è iniziato da tempo. Due corpi al buio, uno in ginocchio ed un altro in piedi, un indiscutibile pompino. E che foga. Quello in ginocchio aveva le mani sulle chiappe di quello in piedi che in cambio affondava bei colpi di cazzo in bocca. Spengo subito il motore e visto che non c'è anima in giro, osservo e dopo aver scostato il pantalone volutamente scelto largo, inizio a segarmi. Il ritmo ...
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