1. Buon anno


    Data: 23/12/2019, Categorie: Lesbo Autore: fabrizio

    Uscì dal bagno a piedi scalzi col sul suo passo leggero; nel buio del corridoio il suo corpo ricoperto di lentiggini emanava una iridescenza lattiginosa, nella quale si indovinava un seno minuscolo, i fianchi stretti ed il ventre piatto, e come uniche macchie di colore la sua bocca socchiusa, i capezzoli rossi tesi e il triangolo fulvo imperlato di piccole goccioline d’acqua. Le sciolsi l’asciugamano annodato a turbante sulla testa e una cascata di capelli rossi ruscellò incorniciandole il volto; la condussi a letto, la feci sdraiare e mi coricai al suo fianco; accavallai una mia gamba sulla sua così che il ginocchio le puntasse il sesso, e feci aderire il mio alla sua coscia; affondai un braccio sotto la sua testa giocando con la cascata di capelli ricci mentre la sua mano mi accarezzava la schiena e le natiche, dal collo fino al solco fra le natiche; i nostri occhi si guardarono un attimo prima che le lingue si intrecciassero nelle bocche. Dopo un tempo infinito, quasi fosse giunto il momento, rovesciò all’indietro la testa, prese a pizzicarsi i capezzoli tesi e con una rotazione dei fianchi mi offerse il suo sesso, gonfio e congestionato. Mi accucciai fra le sue gambe, cominciai a percorrere con lunghe passate di lingua le sue labbra mentre la lingua accarezzava la clitoride. Il suo orgasmo arrivò improvviso: una scossa violenta percorse il corpo, un respiro più profondo, e subito la sentii rilassare i muscoli. Sull’orlo del mio piacere le salii sopra, le bloccai le ...
    ... braccia con le ginocchia e le porsi il mio sesso; le ci affondò il volto, prese fra i denti la mia clitoride e con pochi, delicati morsi delle labbra mi fece venire. MI stavo riprendendo quando sgusciò da sotto, mi volto sulla pancia, mi divaricò le natiche e cominciò a leccare il mio buco; una volta ammorbidito lo penetrò con il pollice, mentre il suo dito medio mi esplorava la cavità anteriore. La doppia penetrazione, accompagnata dalle carezze alla clitoride con le ultime due dita della mano, creò nel profondo del mio ventre un grumo di piacere che pian piano si ingrandì fino a farmi esplodere in un nuovo orgasmo devastante. Mentre respiravo ansimante la sentii cavalcarmi alle natiche, afferrarmi le caviglie, e semidistesa strusciarsi sopra con un movimento ondulatorio fino a venire nuovamente squassata da un nuovo orgasmo. Ci assopimmo brevemente, poi fui risvegliata dalla sua mano che mi frugava sotto, così avvolsi le labbra su uno dei suoi suoi incredibili capezzoli e mi spredisposi ad esplorare nuove forme di piacere. Il cenone di Capodanno era andato come solito: uno schifo. Tante attese, tante aspettative, e la solita serata inutile fra persone che non avevano nulla da dirsi ma soltanto fingere di essere allegri ed esprimere la speranza che le cose saranno andate meglio, nell’anno che stava per iniziare. Finita la serata mi ero ancora trattenuta nel locale, tanto nessuno mi avrebbe accompagnata a casa e avrei cominciato il nuovo anno come avevo finito quello passato, da ...
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