Storie di Cetty: io con l'amico di mio marito seconda parte
Data: 24/12/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Belfagor66
... " perche non mi sei venuto dentro?" e lui: " io vengo dentro solo con mia moglie, con le altre mai". Ed io: " certo, lei è la tua signora, io sono solo una puttana che non è degna di ricevere il tuo sperma dentro il mio ventre! Certo" Lui allora mi abbraccio e mi baciò intensamente girando ripetutamente la sua lingua dentro la mia bocca e poi mi disse: "dai non roviniamo tutto, è stato bello è questo è l'inizio di una storia, ne sono certo, non finisce qui; ma adesso è tardi andiamo nelle nostre camere prima che si insospettiscano; ci rivestimmo e uscimmo dirigendoci verso le rispettive camere; ci lasciammo con un semplice "ciao a domani". Entrai in camera facendo meno rumore possibile per paura di svegliare mio marito ed i nostri figli; lui era sveglio e subito vedendomi mi disse: " Testa di cazzo ma dove sei stata fino ad ora, in cerca di maschi?" Ed io: "no sono stata un po' nella veranda accanto alla sala su di una poltrona e mi sono addormentata". Mi avvicinai a lui fermandomi a pochi passi; lui si alzo ed iniziò a palparmi il seno dicendomi: "Mi è venuta voglia di chiavarti" detto questo iniziò a sbottonarmi la camicia ed a togliermi il reggiseno; continuai io rimanendo nuda davanti a lui; anche lui si spogliò. Mi sentivo in colpa per averlo tradito e sentivo che dovevo fare qualsiasi cosa mi avesse chiesto, forse per sentirmi meno in colpa. Iniziai ad accarezzarlo nel torace poi nella pancia ed infine gli afferrai il suo pene, una matita rispetto a quello assaporato ...
... poco prima! guardandolo negli occhi gli dissi: " perchè non mi baci, ne ho voglia" Quelle tre, quattro volte l'anno in cui si scopava, quasi mai ci baciavamo. Mi prese per la nuca ed iniziammo a pomiciare avidamente come due adolescenti, con la lingua, mentre io iniziai a masturbarlo con la mano. Il suo penetto crebbe un po' in lunghezza e spessore e diventò caldo. Lo avvicinai alla bocca ed uscita la lingua, cominciai a leccarglielo; leccavo il glande ripetutamente e velocemente per poi passare la lingua tutta in fuori lungo tutta l’asta per tutta la lunghezza dal basso all’alto; mio marito il cui respiro era ormai un ansimare crescente, mi afferrò la testa e mi poggiò il suo arnese sulla bocca dicendomi: "dai adesso puoi fare la troia e suchiarmelo"; io pienamente concorde, allargate le labbra, lo accolsi in bocca; mio marito quindi iniziò a muovermi la testa avanti e dietro in modo ritmico, prima lentamente e poi sempre più velocemente, stantuffandomi come si deve. Durante il pompino pensai che tutto il mio corpo doveva essere impregnato degli umori di Paolo, sudore, saliva, sperma! Per un attimo temetti che lui se ne potesse accorgere. Mente meditavo, lui fermò la mia testa, uscì il suo piccolo membro dalla mia bocca e mi disse: "dai girati, mettiti alla pecorina che ti voglio fottere da tergo" obbedii prontamente ed ancora fedele al desiderio di sentirmi un po' meno in colpa gli dissi: " se vuoi poi me lo puoi mettere nel culo come piace a te, oppure mi puoi sborrare in ...