1. L'ufficio di escort


    Data: 27/12/2019, Categorie: Esibizionismo Autore: Stellinaxxx, Fonte: EroticiRacconti

    La crisi aveva colpito anche la nostra azienda. Ormai nel mio ufficio eravamo rimaste solo in due: io e Jessica, la mia collega venticinquenne più piccola di me di quattro anni. Gli uffici al piano di sotto erano invece ancora completamente funzionanti, con almeno otto persone che ci lavoravano. dico a Jessica mentre guardavo fuori dalla finestra con sguardo assorto. e aveva ragione. Era inutile farsi mille paranoie, nessuna di noi aveva il potere di prevedere il futuro. Quel giorno Jessica uscì prima del solito per sbrigare delle commissioni ed io rimasi sola. L’ufficio del mio capo era proprio adiacente al nostro, tanto da riuscire a sentire il rumore dei tasti schiacciati sulla tastiera del computer mentre scriveva. Lo sentii alzarsi dalla sedia e mi preparai a riceverlo nel mio ufficio. Bussò ed entrò salutandomi. mi chiese sorridendo. disse il capo ridendo. Io arrossii imbarazzata e risposi di no. Di certo non mi sarei mai permessa di buttare l’occhio sul suo pacco, anche perché lui aveva almeno il doppio dei miei anni ed i capelli brizzolati ne erano la testimonianza. mi chiese. . Lui mi osservò e notai che il suo sguardo cadde in basso, sul mio seno prosperoso che premeva contro la mia maglietta aderente e scollata. Arrossii nuovamente. disse ridendo. Non potevo credere alle mie orecchie: il mio capo, un uomo di 55 anni almeno, aveva appena fatto apprezzamenti sul mio aspetto fisico e quello di Jess. Ero allibita. chiesi imbarazzata. chiese lui con voce bassa. dissi ...
    ... io con le guance rosso fuoco. . gli chiesi curiosa. . Non ci potevo credere: il nostro capo aveva un piano per salvarci all’interno dell’azienda! Il nostro futuro poteva essere più roseo di quanto avessimo immaginato. Lui uscì dal mio ufficio ed io lo seguii nel suo. mi ordinò ed io obbedii. Restai sulla soglia con il suo sguardo fisso su di me, uno sguardo affamato. Poi lui si alzò e mi venne in contro. disse mentre mise le sue mani sulle mie spalle. . Lui annuii comprensivo e disse: . Cosa??? Ma che razza di proposta mi stava per fare?! Incuriosita decisi di lasciarlo parlare. Lo ascoltai con attenzione mentre sentivo la sua mano destra spostarsi delicatamente dalla spalla al mio collo. Lui rise di gusto. . Iniziavo a capire dove volesse andare a parare anche perché la sua mano pelosa dal collo stava scendendo pericolosamente verso la scollatura della mia maglietta. La cosa strana però era che io lo lasciavo fare. Ero incantata da quello che mi stava chiedendo di fare. chiesi incredula. . La sua mano infatti, senza che me ne accorgessi, stava esplorando la pelle del mio seno da sotto la maglietta e mi stuzzicava i capezzoli ormai turgidi. disse ansimando. Io d’impulso gli tolsi la mano dal mio seno e mi spostai ricomponendomi. gli dissi con rabbia. . Io lo guardai schifata ed uscii dal suo ufficio. Non potevo crederci. Il mio capo mi aveva praticamente detto che l’unico modo per restare in azienda e non perdere il lavoro era quello di lasciarsi toccare da altri uomini e ...
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