1. IMMAGINANDO FOSSE MIA SUOCERA


    Data: 30/12/2019, Categorie: Anale Maturo Tabù Autore: Mercurio47, Fonte: xHamster

    ... solo pensiero del suo corpo, e in particolare del suo " culo burroso", una Venere callipigia , nel vero senso della parola. Tutto iniziò dopo il mio fidanzamento, e sospettai la sua " attrazione " verso di me dal suo fare cordiale e spigliato che il mio sesto senso percepì andare oltre ad un semplice rapporto parentale, nel senso che, che inviava segnali di libidine, che solo un maschio vero come me avrebbe percepito. Il primo segnale lo percepì, quando mi invitò una estate ad andarla a trovare sulla spiaggia dove era solita andare. Sebbene indossasse un costume intero , si presentò con un fisico tonico, con poche tette, poca cellulite, ma un viso pulito senza trucco, e un culo imperiale con delle cosce toniche e forti. Mi invitò successivamente un pomeriggio a prendere un " caffè", naturalmente da soli io e lei, visto che abita da sola ed è fiera e gelosa della sua autonomia,ed io non nego che avendo avuto da sempre una forte attrazione verso donne mature e più grandi di me, accettai l' invito senza fiatare senza pensare troppo sui risvolti che la cosa avrebbe preso. Bussata la porta mi si gettò al collo per abbracciarmi, ed il suo odore femminile sortiva in mè un effetto che già da solo mi faceva andare in tilt. Per non dire di come si presentò vestita; una leggera camiciola da casa con indosso calze collant autoreggenti. Preparato il caffè, ci accendemmo entrambi una sigaretta, con la richiesta di potersi sedere sulle mie gambe, rassicurandomi di non essere affatto ...
    ... pesante. E così fece, si posizionò con il suo culo tosto sul mio pacco , che nel contempo si era fatto duro sotto il pantalone E lei come una ragazzina impudica, continuava a parlare del suo corpo mostrandomi le cosce inguainate dalle calze autoreggenti, ed io con il cuore a 1000 e il cazzo tosto sotto i pantaloni cominciai a perdere il controllo e spenta la sigaretta incominciai ad accarezzarle le cosce in maniera sempre più esplicita; ella voleva arrivare a questo, e oramai cadute le barriere, mi invitò a spogliarmi dei pantaloni e slip, e mi chiese di vedere il cazzo. Fu molto contenta delle dimensioni dell' arnese, ma essendo molto maniaca dell' igiene ( fa tre docce al giorno, Inverno compreso, per spegnere quei bollori che il suo corpo emana, e poi per un fatto subconscio di essere sempre " pulita"), pretese di lavarmi il cazzo e il culo con le sue mani. Mi trascinò sul bidèt, e mentre io le palpavo il culo, lei sotto il getto d' acqua quasi bollente mi insaponò il cazzo, scapocchiandolo completamente, per poi prenderersi cura di lavarmi anche il culetto, vista l' intenzione che la sua lingua mi avrebbe espolorato anche lì. Dopo il lavaggio , ricordo che lo prese in bocca incominciando a pompare e a gustare quel cazzo fresco e giovane, odoroso di sapone, che chissa quante volte aveva sognato. La prima volta fu così, e spostatoci sul lettone , le sfilai le mutande, e a cosce aperte incominciai a baciala su tutto il corpo , e soffermatomi sul figone peloso incominciai a pennello ...
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