1. Grazie cuginetto


    Data: 31/12/2019, Categorie: Etero Incesti Autore: franny

    Erano appena le sei di mattina e Lucia era già in tenuta sportiva che attraversava correndo le stradine della sua città. Voleva approfittare della frescura, prima che l'afa invadesse il giorno con la sua prepotenza lasciandoti a sudare anche per il solo fatto di respirare.Stava attraversando un periodo un po' pessimista, si era stancata della routine in quella piccola città di provincia. Non vedeva l'ora di andare via, trovare un lavoro e trasferirsi in città da dove tutti, per assurdo, stavano scappando. Non che si vivesse male in quel posto ma era tutto in miniatura. Col tempo finivi per conoscere tutti e, le amicizie rimanevano chiuse in un circolo ristretto di persone che avevano un età più o meno simile. In più la cosa che ultimamente la stava irritando maggiormente era suo cugino, Patrizio. Appena più grande di lei, da quando si era trasferito a casa sua era diventato una specie di idolo locale. Il che aveva finito col soffocare anche i suoi spazi. Soprattutto da quando le sue amiche non facevano altro che parlare di lui, avesse potuto l'avrebbe rispedito a casa dei suoi zii a calci nel culo.Forse quella era gelosia pensò, lui in tre mesi si era perfettamente ambientato in un posto dove lei non c'era riuscita in dieci anni. Forse quella sbagliata era lei. Comunque lo vedeva come un invasore e, soprattutto non né poteva più di sentire il coro estasiato delle sue amiche che le dicevano quanto fosse �carino�. In effetti lo era, non poteva negarlo ma l'accoglienza delle ...
    ... sue amiche le sembrava fin troppo caloroso. La cosa poi era peggiorata dopo il suo presunto flirt con Clara, dopo di allora inspiegabilmente le sue amiche non facevano altro che parlare di lui. Mentre per lei era lo scocciatore che se ne stava seduto fino a tardi in veranda a bere birra ascoltando musica Heavy Metal, oppure lo zozzone che abbandonava i suoi calzini maleodoranti lungo il corridoio. Per completare il quadro era anche diventato molto amico del suo ex-ragazzo Mario, il che le dava il fastidioso sospetto che lui sapesse anche qualcosa della sua vita privata. Insomma lei forse era l'unica in tutta quella pidocchiosa città che lo detestava, questo la faceva sentire ancora più ghettizzata.Stava affrontando ormai le ultime salite, poi avrebbe girato sulla strada panoramica e sarebbe tornata a casa. La sua corsa aveva perso d'intensità un po' per il caldo un po' per la stanchezza. Cercò di allontanare ogni pensiero e di concentrarsi sul ritmo della sua corsa, dentro la sua testa cercò una melodia e l'applicò a quel ritmo. In poco meno di un minuto aveva ritrovato la sua falcata, ora avanzava decisa sulla salita. Attorno a lei si stava risvegliando la città, Simone il giornalaio l'aveva salutata con entusiasmo, lo faceva tutte le mattine. Certo non poteva immaginare che quell'uomo la salutava con così tanto fervore più che altro perché rimaneva incantato per quasi una trentina di secondi, almeno fino a quando la sua figura non spariva, a guardarle il culo fasciato in quei ...
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