La mamma del compagno di scuola
Data: 04/01/2020,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: richardkutz
... sguardo.
Potrei giurare di avere intravisto un mezzo sorriso aprirsi sul suo volto.
Quello che poi vidi fu la sua testa avvicinarsi al mio ventre, la sua bocca avvolgere tutto il mio cazzo.
Sussultai. Il mio primo pompino, pensai....e ora che devo fare...
La mamma di Marco cominciò con delicatezza a lavorarmi la cappella con la lingua, con dolci movimenti circolari.
La sua mano era ben salda alla base dell'asta, la sua bocca impegnata a insalivarmi tutto il membro.
Fu travolgente...Non sapevo cosa fare...non sapevo cosa dire....
la guardavo andare avanti e indietro con la bocca e pensavo che forse era tutto un sogno, che sono uno sfigato che guarda troppi filmini porno e ormai confonde la realtà con la fantasia.
Ma era tutto vero, il protagonista ero proprio io....
Mentre aveva le labbra appoggiate sulla punta della mia cappella, fece una cosa che mi fece uscire definitivamente di testa : alzo' gli occhi e mi guardo'.
Fissandomi dritto negli occhi, fece scomparire tutto il mio cazzo dentro la sua bocca.... con un'espressione del volto ormai trasfigurata...non era piu la mamma del mio compagno di banco, era diventata una troia assatanata di cazzo, e quel cazzo era il mio.
Fu istintivo, e fu l'unica cosa che feci.
Infilai la mano dentro la sua riccia chioma e accompagnai il movimento della testa avanti e indietro, guardandola.
Non potevo resistere molto, sentivo pulsare l'uccello in maniera poderosa, non avrei controllato il mio ...
... spruzzo, non ne ero capace.
Lei lo sapeva meglio di me. Alzai gli occhi al cielo....tentando di ritardare piu' possibile il getto...
In quel momento sentii per la prima volta in quella giornata la sua voce :
" Va tutto bene", sussurrò.
"Sborra..."
Non me lo feci ripetere due volte.
Un' ondata di lava bollente mi invase il corpo, e mi trapasso' l'interno del pene.
La sua mano era stretta alla base dell'asta, l'altra comincio' a segarmi il cazzo con velocità sempre maggiore...
Lei sapeva meglio di me quello che stava per accadere, e lo sapeva gestire alla perfezione.
Allontano' leggermente la bocca dalla mia cappella.
Mi scappo' un gemito
Le afferrai con forza i capelli.
Lo schizzo che mi uscì' dal cazzo fu un getto caldo di sperma che le inondo' le labbra e la fece mugugnare.
Lo spasmo durò un tempo indefinito....il mio primo orgasmo condiviso.
Quando riabbassai la testa vidi cio' che non mi aspettavo di vedere....del mio sperma non vedevo nemmeno una goccia.
La mamma di Marco con estrema calma mi rimise il pene all'interno dei jeans, si rialzo' in piedi, si guardo' allo specchio sistemandosi i capelli e usci dal bagno senza dirmi una parola.
Svuotato di ogni energia mi alzai dallo sgabello e tornai nella stanza di Marco.
Era chino sul libro e non mi guardo' nemmeno in faccia.
Rividi la mamma di Marco un paio di volte quell'anno...nelle occasioni scolastiche di incontro con i professori.
A parte gli scambi canonici di saluti ...