1. Il silenzio del colpevole


    Data: 05/01/2020, Categorie: Comici Autore: Edipo, Fonte: EroticiRacconti

    Jack Mason, lo strangolatore dell'Ohio, fu arrestato, processato e condannato a morte per avere rapito, stuprato e ucciso trentadue donne. Il suo modus operandi, come venne scoperto dagli investigatori, grazie alla testimonianza dell'unica donna superstite e ai travestimenti trovati nella sua abitazione, consisteva nell'ingannare le sue vittime, nel guadagnarsi la loro fiducia e indurle a seguirlo a bordo del suo furgone che utilizzava per i sequestri. Era aiutato dal suo aspetto fisico, assolutamente innocuo: mingherlino, quasi calvo, con occhialini da miope, non era certo il tipo che incute paura se incontrato da solo, di notte. Per accentuare la propria inoffensività ricorreva a vari trasformismi: a volte fingeva di essere invalido, con un braccio ingessato o una stampella, e chiedeva aiuto a volenterose e ingenue ragazze; altre volte recitava la parte del cieco che aveva perso il suo cane, oppure di un poveraccio che stava avendo un infarto; in altre occasioni si travestiva da prete, o da impiegato del gas o da militare o in qualsiasi modo potesse conquistare la fiducia della vittima di turno. Tutte queste cose la polizia le scoprì perquisendo la casa, trovando l'elenco accurato delle vittime, i souvenirs che il loro uccisore si era tenuto per ricordo, le foto che aveva scattato alle ragazze ancora vive o già morte. Per non parlare della rimessa della sua casa in cui spesso torturava e violentava le sventurate. Insomma, le prove abbondavano ma non ci fu alcun aiuto da ...
    ... parte di Jack che, dal momento dell'arresto, si chiuse in un mutismo che non abbandonò mai. Fu, in un certo senso, uno dei casi più clamorosi e frustranti della storia criminale: l'atteggiamento passivo del protagonista impedì il pieno sviluppo di quella catena medico-scientifica-giornalistica-affaristica che scatta in questi casi. Gli sforzi degli psichiatri incaricati di esaminare il soggetto non riuscirono a farlo parlare più di quanto fossero riusciti i poliziotti; il tentativo di stilare un profilo criminale condito da test intellettivi e ricordi di oscuri episodi infantili restò nell'aria, fatto solo di congetture e basato sulle testimonianze limitate dei pochi parenti o conoscenti di Jack, il quale era stato una persona così riservata e asociale che anche un episodio insignificante come l'avere chiesto scusa a una ragazza urtata per caso divenne simbolo arcano di chissà quali retroscena. I giornalisti non ebbero migliore fortuna e se qualcuno sperava di arricchirsi con un istant-book sullo strangolatore dovette disilludersi, perché mancava la materia prima: la sua vita. Naturalmente a Jack giunsero offerte di interviste esclusive pagate a cifre altissime ma nessuna ebbe mai risposta. Il suo avvocato, nominato d'ufficio, si trovò nella disperante situazione di difendere un cliente che non solo era evidentemente colpevole ma che non diceva nulla al suo legale. L'unica mossa fu quella di richiedere una perizia psichiatrica, i cui risultati furono quelli già descritti. Per ...
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