1. La mia iniziazione (cap.1)


    Data: 07/01/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: cagnettabianca

    ... perfino la saliva per deglutire.
    
    Mi ispezionò a fondo iniziando dal mio viso. Le sue dita affondarono più volte nella mia bocca fino ad arrivare alla gola. Più volte mi provocò conati di vomito, mi obbligò ad allungare la lingua e leccare il suo indice.....succhiarlo anche con avidità. Mi introdusse in bocca un aggeggio di ferro che aderiva alle guance allacciandolo dietro la mia nuca in modo da dilatarmi la bocca e tenerla bloccata aperta e mi introdusse una pallina forse per non farmi eventualmente parlare. Devo dire che quest'aggeggio mi fece successivamente sbavare molto provocandomi una situazione di estremo disagio. Voleva che la visita si svolgesse nel più assoluto silenzio.
    
    Passò a visitarmi i seni, me li sentii stringere e pizzicare. I capezzoli tirare fino a farmi emettere acuti gemiti ........decise perfino di pinzarli con dei freddi morsetti che teneva in valigetta. Sentii parecchio dolore ma nello stesso tempo mi sentivo intimamente bagnata. Era come una eccitazione inspiegabile per me, mai mi era successa una cosa simile, più mi tirava i capezzoli e mi faceva sentire umiliata e più io mi bagnavo. ...
    ... Lui si accorse di questa mia condizione e la cosa lo intrigò parecchio spostandosi presto all'esplorazione della mia fighetta e del mio culetto. Ero arrivata vergine alla maggiore età e ancora conservavo quello stato non avendo mai incontrato la persona dei miei sogni. Nell'esplorare si accorse e questa cosa lo mandò in estasi. Con la forza delle sue mani mi ritrovai piegata a 4 zampe sul tavolino del salotto, con le gambe divaricate e il viso e le spalle appoggiate giù in modo che sia la fighetta che le chiappe rimanevano alte e ben esposte alla sua vista, alle sue mani e ai suoi strumenti.
    
    Mi sentii aprire le chiappe, le sue mani tiravano che sembrava volessero squarciarmi la pelle mentre sentivo le sue dita conficcarsi nel mio ano e aprirlo... dilatarlo...volevo gridare, ma non ci riuscivo e quindi mugolavo forte come un cane che guaisce sotto i colpi di una punizione. Lui non parlava, eseguiva le sue voglie incurante del mio dolore.
    
    In quell'occasione persi se si può dire la mia verginità anale, lui di colpo conficcò il suo cazzo grosso e lungo fino al mio intestino e mi stantuffò a lungo.
    
    continua........ 
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