1. Mi hai lasciato il marchio


    Data: 08/01/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999

    ... la fece tremare di più: il suo ginocchio schiacciava il suo clitoride, premeva su di lui come una bocca affamata come quando s�afferra un pezzo di pane, in quell�istante fu invasa totalmente dai brividi.In quell�istante avrebbe voluto farlo smettere, eppure in cuor suo lo pregava di rimanere lì, spalancò gli occhi, in quanto i viaggiatori non si erano accorti di nulla, almeno non ancora. Aprì le sue gambe rivolgendo ancora quel clandestino, inespresso e muto invito all�uomo di fronte: che aspetti, prendimi no, dai rompimi, sì, dai scopami così. Lui premeva di più quasi a volerla penetrare, quasi a voler sentire la sua voce pronunciare quelle parole. Con le gambe così aperte e il desiderio che le stava crescendo dentro Ines ebbe un unico e singolare desiderio: folleggiare, godere e spassarsela a più non posso, perché riuscì persino a sbottonare la chiusura lampo della gonna e a far scivolare le mani sul suo ventre, fino ad arrivare agli slip. Non fece altro che scostarne i lembi e offrire così le sue labbra infuocate alle sue mani. Attualmente le percepiva torride, tremanti e vogliose, lui le accarezzò appena il clitoride ormai gonfio e sul punto d�esplodere, però lei non voleva né aveva alcuna intenzione che tutto finisse frettolosamente in tal modo, giacché aveva ancora due ore intere prima di giungere a destinazione. Lui capì immediatamente captando e cogliendo il suo appetito silenzioso e per di più nascosto, quella sua anelante e taciturna frenesia per lungo tempo ...
    ... trattenuta, di questo andare le infilò caparbiamente due dita nella fica. Al loro contatto Ines glieli allagò di piacere, mentre lui iniziava a penetrarla così sempre più profondamente ritmando il movimento e fermandosi ogni tanto per solleticare il suo clitoride, poi nuovamente per riconquistare quella pelosissima fica ormai espropriata e priva d�ogni resistenza. Lui sprofondò in quel dolce burro, perché avrebbe voluto imbeversi e succhiarne tutti i sapori, ciononostante era consapevole che Ines voleva solamente essere presa in quel modo, perché voleva essere la sua troia in quel momento e tutto questo era anche il suo accanito, acceso e incontenibile desiderio.Lui continuava a scoparla di questo andare, precisamente così come entrambi desideravano. Ines avrebbe voluto dichiarare gridando sennonché il suo desiderio, sì, perché lui la stava scopando e lei non aveva più nessun freno, avrebbe voluto baciarlo, prendergli il cazzo tra le labbra, tuttavia si rese conto che era soltanto quello che anelava e pretendeva in quel momento, in quanto la sua mano era completamente bagnata dei suoi intimi fluidi. Ines si tolse una scarpa e offrì il suo piede al suo sesso, lo trovò manifestamente gonfio, iniziò a muovere delicatamente le sue dita mentre il cazzo si scuoteva e sussultava svettando, dal momento che voleva uscire fuori, esigeva offrirsi completamente verso di lei. Fu sennonché un attimo: lui si sbottonò i pantaloni e lo tirò fuori, Ines alla sua vista ebbe un altro orgasmo e lui ...