1. Tre giorni d'amore , parte prima , la conoscenza e il viaggio


    Data: 10/01/2020, Categorie: Tradimenti Autore: birbante58

    ... il rapporto si consolidava e cominciammo a fantasticare di vederci, nel parlare le dicevo cosa avrei voluto farle …. ’ti bacerei i capezzoli , ti leccherei la fica , ti succhierei il grilletto ’ le dicevo , e lei mugolava rispondendo ‘ succhierei il tuo cazzone, vorrei sentirlo dentro vorrei che mi facesse godere’. Si leccava le labbra, mimando i movimenti della lingua durante il pompino, guardarla era una esperienza magnifica, una vera troia, una vera donna da letto e io la desideravo da impazzire. Già, lei era anorgasmica nei rapporti completi. Mi confidò di non essere mai riuscita a provare piacere con un uomo dentro, nemmeno con suo marito…giustappunto anche lei era sposata. Passò il tempo e la voglia aumentava, anche in cam ci spingevamo dove non avrei mai pensato di arrivare, la chiamavo troia, puttanella e lei godeva per questo. A 45 anni avevo capito che a letto non ci deve essere rispetto, non è mai troppo tardi mi dissi, e mi lasciai andare. Si sgrillettava per me, si strizzava le tette (una bella terza pienotta con i capezzoli scuri e succosi), si toccava il culetto e godeva, godeva per me. E io di rimando sborravo sperando un giorno di farlo nella sua faccia o ancora meglio nella sua bocca. Già…la bocca…a 45 anni nessuna mi aveva mai fatto un pompino degno di questo nome. Che disastro che ero. Un uomo a metà. Piangevo spesso durante la notte pensando a cosa mi aveva precluso il destino, o meglio la mia timidezza. Anche in ufficio, quando alle 18 i colleghi ...
    ... andavano via, talvolta chiamavo a casa dicendo che avrei ritardato, lei portava i figli da amici vicini e insieme passavamo un’ora di sesso, questa volta parlando senza problemi. Era meraviglioso sentirla, i sospiri, i gemiti, le parole, i desideri… Sbattimi stronzo, chiavami bastardo, riempimi la fica fammi godere, fammi venire fammi sborrare, sensazioni fortissime, incredibili, sublimi Mi menavo il cazzo davanti alla cam e le dicevo che avrei voluto scoparla forte, riempirle la fregna, farla godere e godere e godere, avrei voluto un suo pompino, con l’ingoio magari, avrei voluto guardarla mentre mi succhiava il cazzo, dicendole ‘che troia che sei’ e goderle in faccia mentre sorrideva. Un pomeriggio, in ufficio, accesi skype e la invitai in cam. Quando l’immagine si materializzò mi trovai davanti la sua fica e il suo culetto in primo piano, la prima grondante di umori, bagnata all’inverosimile, il secondo dilatato dalle dita che lo stavano penetrando. Lei che gemeva e diceva, ti prego mettimelo nel culo, inculami non ne posso più. Ancora un po e mi sentii male, avevo il cazzo che mi scoppiava negli slip. Lo tirai fuori e misi la cam davanti alla cappella in modo che la vedesse in primo piano. Questa è tutta tua, le dissi, ed è colpa tua se è così duro. Lo vuoi, mia dolce troietta? Lei continuava a chiedere di essere inculata fino al momento in scoppiò in un orgasmo fragoroso e violento, tremando tutta e io la gratificati con una altrettanto violenta sborrata sulla cam a pochi ...