1. Un marito da accontentare


    Data: 14/01/2020, Categorie: Tradimenti Autore: bovary69

    ... i tacchi alti,a cui non rinuncio mai, per la maggior parte delle volte sovrasto gli uomini che mi stanno accanto..Anche mio marito e' più basso di me. L'unico che era al mio livello era proprio l'amico di mio marito ma a lui. lo avevo capito, avrei dovuto rinunciare.
    
    La sera la passammo in un locale vicino Roma dove,dopo aver cenato ,si può anche ballare. Insomma proprio il fatto che l'uomo che desideravo mi ignorasse del tutto, e non mi avesse invitato una sola volta a ballare mi infastidì moltissimo. Era segno di una sconfitta definitiva ;potevo scrivere la parola fine ad ogni velleitàl, ad ogni mia speranza di farmelo.
    
    Alfredo intanto sembrava del tutto fuori da questo strano gioco anche se ogni tanto mi guardava curioso della mia imbronciatura. Chi invece si fece intraprendente fu il nuovo entrato della comitiva che , come se sua moglie e mio marito non esistessero neanche, cominciò a farmi complimenti e apprezzamenti di ogni tipo. Mi invitò a ballare e a un certo punto ,sebbene mi arrivasse alla spalla,mi fece delle avances esplicite mettendo una mano sulla mia natica sinistra e accennando una sgraziata carezza. Le cose stavano diventando assurde: io ero arrabbiata con Carlo che non aveva capito nulla del mio interesse per lui;mio marito si dispiaceva che quest'ultimo mi ignorasse e l'ultimo arrivato ci provava come un matto.Si ,è vero,in questa paradossale situazione sembrava di vivere un film in cui tutti immaginano qualcosa d'altro e nessuno ricopre la parte ...
    ... che dovrebbe.
    
    Gianfranco, così si chiamava il terzo incomodo,intanto, non perdeva tempo e fece qualcosa che mi sorprese davvero : allungò il braccio sotto il tavolo e con la mano mi accarezzò sensualmente la scarpa . . Passò la mano sul tacco della scarpa, la ritrasse dopo qualche attimo senza nemmeno guardarmi.Io ero troppo arrabbiata per riflettere sul quel gesto ma un minimo brivido lo provai.. Dimostrai comunque di ignorarlo.Dopo qualche minuto mi chiese ancora di ballare ma rifiutai l'invito giustificandomi che dovevo raggiungere la mia auto perchè avevo dimenticato il cellulare nel cruscotto.Il tutto nella totale assenza reattiva di mio marito,intento a chissà quali fantasie.In effetti volevo solo fuggire. Mi sentivo esclusa da un gioco che con Carlo non era nemmeno iniziato.
    
    Quell'ometto colse al volo l'occasione e si propose di accompagnarmi. Annuii. Arrancava nel seguirmi mentre procedevo veloce verso il parcheggio.Il posto era piuttosto buio e il locale era distanziato da numerose altre auto. Il rumore della musica sembrava essere davvero lontano.Arrivati alla mia auto Gianfranco tentò ,ovviamente,di abbracciarmi e baciarmi .Non feci gesti di resistenza evidenti. Mi mise una mano tra le gambe.Lui così basso ed io così alta.. beh , più che erotica la scena poteva sembrare ridicola....La proporzione mancava del tutto..Mica tanto però..Ero senza mutandine e le mie gambe erano avvolte da un paio di calze rosa incorniciate da un reggicalze bianco che mio marito mi ...