1. Filippine


    Data: 16/01/2020, Categorie: Voyeur Autore: Andrea e Lin, Fonte: EroticiRacconti

    ... del pescatore. Ha cominciato a spompinarlo. A un certo punto gli ha messo il condom, si è rimessa in posizione e il pescatore glielo ha infilato alla grande nella figa. Ha cominciato a stantuffarla in maniera veloce, non si fermava mai. Tutti e due sudavano copiosamente, il chè rendeva la scena ancora più bella. 20 minuti di stantuffamento, una eternità, Lin aveva trovato pane, o pene per i suoi denti. Quasi in contemporanea son arrivati tutti e due. Rimangono attaccati come due cani per 5 minuti. Nessuno voleva mollare. Alla fine Lin si tira indietro. Il tipo aveva ancora il cazzo in tiro. Incredibile. Lin va in acqua per lavarsi, il tipo la segue. La sdraia sulla battigia, le apre le gambe e le entra di nuovo. Non erano nemmeno passati 5 minuti e se la voleva ancora scopare. Lin apre le gambe e lo fa entrare. Classica posa del missionario. Se la scopa per oltre mezzora, le sconquassa la figa. Alla fine esce, si toglie il profilattico e le sborra in faccia. Lin non è arrivata. e' in tiro ma ci vuole del tempo . Finita la scopata chiedo al tipo cosa ci aspetta al villaggio di pescatori. Mi dice che tutti lì si fanno i fatti loro, scopano se uno lo chiede con dei segnali da mettere fuori alla porta. Uno per gli uomini e uno per le donne. Non fanno domande, per loro è un lavoro e non giudicano o ti guardano male. Ma quanti sono?, mi risponde che in tutto sono una ventina sparpagliati in una certa zona. Sono stagionali e arrotondano facendo i toy boys. Ma come funziona ...
    ... chiedo?, semplice quando arrivate nella vostra capanna troverete un cazzo di legno rosso e uno nero. Il rosso per la donna il nero per l'uomo. Se volete far scopare la donna mettete fuori la porta il cazzo rosso, se invece volete essere scopati voi quello nero. Loro non fanno differenza tra uomo e una donna. Ma ricordatevi però di mettere fuori alla porta un poco di pesos e di ritirare il cazzo di legno se ne avete abbastanza. Chiaro come il sole. Ci rivestiamo, diamo un pò di soldi al barcaiolo, saliamo sulla barca e ripartiamo. Altra ora di mare e arriviamo in un astretta insenatura, entriao con la barca e troviamo un piccolo porticciolo dove erano ormeggiate una decine di barche. Sbarchiamo, e troviamo un tipo che probabilmente era il capo della comunità Ci indica la nostra capann, e noi ci avviamo. Era carina, fatta tutta di legno e bambou, niente lusso, ma pulita e decorosa. Una stanza grande con una specie di tatami e un'altra adibita a cucina, più una piccolissima con un bagno. Arredamento essenziale, ma la cosa importante su una specie di tavolo c'erano due cazzi di legno uno rosso e uno nero. Luce nemmeno a parlarne, solo lampade a petrolio. Usciamo per visitare quel posto, e anche per cercare del cibo. Il villaggio finiamo di visitarlo in 5 minuti. Ci rechiamo alla banchina del "porto". Lì troviamo un pescatore sui 50 anni che era appena rientrato. Guardiamo con curiosità il pescato. Inorridisco, c'erano specie che ho in vasca tropicale in Italia e che ho pagato decine e ...
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