1. Come io e mia zia (super popputa) siamo finiti a l


    Data: 17/01/2020, Categorie: Anale Maturo Tabù Autore: datteroblu, Fonte: xHamster

    ... aveva bevuto troppo, aveva sonno e toccava a mio cugino Turi, accompagnare i suoi genitori nella casa di campagna. Turi ha una moglie petulante e dei piagnucolosi figli piccoli. Pensando allo stato sonnolento dello zio e alle curve prosperose da vacca della zia, agii di impulso, e mi proposi di dare un passaggio alla coppia. Non dovetti insistere troppo. Tutti me ne furono grati.In auto, lo zio dietro si mise a ronfare. La zia passò la cintura fra i seni von qualche titubanza per il micidiale ingombro. Che voglia di palparla! Il mio cazzo era un palo di ferro, nascosto alla vista da stretti pantaloni e dalla giacca blusante. Osservai le ginocchia bianche e lucide, l’attacco della coscia. Qualcosa dentro di me invocava coraggio, dovevo provarci. Misi in moto, dopo un po’, sentendo lo zio russare, provai a lanciarmi. Le feci qualche complimento sul suo vestito e poi di brutto andai subito al sodo. Le chiesi che misura di reggiseno portasse. Mi guardò esterrefatta e io sorrisi, fingendo innocenza, e inventai che una mia amica aveva un seno simile e dovevo regalarle un costume. La zia sembrò un po’ imbarazzata, ma poi mi disse che aveva una super size (lo pronunciò come scritto, e aggiunse che era corrispondente a una ottava e che era difficile da trovare, e poi, un po’ lasciandosi andare. aggiunse che le dispiaceva per la mia amica, che era giovane e che un petto così grosso era un problema, risposi sorridendo che a me le mammelle grosse piacevano un sacco. La zia non replicò e ...
    ... rimase in silenzio. Arrivammo in campagna e la aiutai a tirare giù lo zio. Lo portammo sul divano, dove il vecchio si distese tranquillo e continuò a russare. La zia mi preparò un caffè e intanto sentivo di non potere più resistere. I sedemmo insieme a sorseggiare il caffè e lei mi chiese cosa le era parso della serata. Dissi che il cibo era stato ottimo. Lei soddisfatta, si lasciò andare in una discussione da comari e mi parlo di alcune malefatte di una cugina. Non la stavo a sentire. Il mio pene dopo una breve pausa era tornato duro non riuscivo a pensare ad altro e continuavo a ripetere mentalmente: “Voglio fotterti, voglio fotterti!” Le fissavo il seno e mormorai “Super size”. Lei si interruppe e chiese: “Cosa?”. “Super size, zia, le tue tette per favore zia... fammele vedere”. Non so dove avessi preso il coraggio, ma ormai lo avevo detto. La zia mi guardò per un paio di secondi. Lo sguardo non era duro e la voce non era di rimprovero, ma il rifiuto fu netto: “Domandalo alla tua amica, io sono tua zia e sono vecchia”. “Sei molto meglio della mia amica, e mi piacciono le signore mature” dissi un pò concitato. Lei scosse la testa “Non sono una puttana” insisté. Rimasi in silenzio come un coglione poi sussurrai: “Non ho mai pensato che sei una puttana…”, alzai la mano e gliela posai delicatamente sul collo e poi la feci scivolare lentamente sul suo petto. Lei non si ritrasse alzò lo sguardo e poi guardò il marito che ronfava. “Mi sono sposata presto. Ho avuto solo lui e lui ...
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