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Italia Brasile 3 a 2
Data: 18/01/2020, Categorie: Incesti Autore: Angelo15
... paese dove gli zii avevano affittato un appartamento, tre posti letto, vista mare. E qui avemmo la sorpresa: la vista mare era straordinaria, il terrazzo a disposizione bellissimo ma…la casa aveva una sola camera da letto. Ampia, ma una. Avremmo dovuto dormire in tre lì dentro. Io in un lettino, gli zii nel letto matrimoniale. “Eppure - si lamentò la zia con il responsabile dell’agenzia - mi ero raccomandata che ci fosse una stanza in più…”. “Signora, guardi, in questo paese è difficile trovare appartamenti, a questo prezzo poi…Qui abbiamo turisti continuamente, la spiaggia è rinomata, il paese tranquillo…però se vuole le cerco qualcosa anche un po’ fuori. Ci sarà un sovrapprezzo ma se per voi è essenziale, se vostro figlio non se la sente di dormire con voi…”, disse il responsabile. Ecco forse furono queste parole a convincere la zia…suo figlio… Mi guardò, sorrise e disse: ”Marco, decidi tu…”. “Mamma, per me va benissimo”, dissi stando al gioco. Anche zio Franco, che fino a quel momento se ne era stato in silenzio ad ascoltare, si lasciò scappare un sorriso. La vacanza poteva iniziare. Il giorno dopo eravamo al mare, la spiaggia era davvero straordinaria, il sole caldo. Gli zii sembravano meno tesi, la zia si prendeva cura delle nostre pelli riempiendoci di crema antisolare. Insomma, tutto sembrava essersi avviato verso i binari giusti. Ma… La prima notte, mentre nel mio lettino cercavo di prendere sonno, a un certo punto sentii la zia dire un secco “Smettila!”. ...
... Bisbigliato, ma duro. Lo zio si lamentava di qualcosa ma era chiaro anche a me, che pure di esperienza con le donne non ne avevo, quello che stava avvenendo. Lo zio insisteva, evidentemente provava anche ad aiutarsi allungando le mani, finché sentii distintamente la zia dire che se non l’avesse smessa immediatamente se ne sarebbe andata a dormire sul terrazzo. La notte dopo fu anche peggio, a un certo punto la zia urlò e mi svegliai di soprassalto. Indifferenti alla mia presenza gli zii litigarono furiosamente. Io tenevo la testa sotto al cuscino per non sentire e non vedere ma era inutile. Alla fine lo zio si alzò e uscì dalla camera. Finalmente mi riaddormentai ma al mattino dopo lo zio non c’era più. La zia faceva colazione, e girava per la cucina già in costume, io le chiesi dove fosse lo zio Franco. “Se ne è andato, è tornato a casa, aveva un impegno oggi e domani. Torna fine settimana prossima…”, ma gli occhi le brillavano come quando la vedevo ottenere qualcosa che desiderava da tempo. Devo ammettere che l’assenza dello zio non ci pesò. Io e la zia stavamo bene insieme e sinceramente l’eliminazione della fonte di discussione mi aveva fatto piacere. Per quanto bene volessi allo zio, non avrei potuto sopportare ancora a lungo quella situazione. Il sabato lo passammo tutto il giorno in spiaggia, mangiammo qualcosa al bar dello stabilimento. Poi a casa, una doccia, riposino, cena e passeggiata serale in piazza. Gelato, telefonata ai miei genitori. Mia mamma mi chiese se andava tutto ...