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Italia Brasile 3 a 2
Data: 18/01/2020, Categorie: Incesti Autore: Angelo15
... dai, non possiamo stare qui tutta la mattina”, mi disse tenendolo ben stretto. Mi lasciai andare e urinai, con mia zia che si divertiva a indirizzare il getto. Poi, finito, aprì la doccia e mi spinse sotto. Ci lavammo a vicenda baciandoci continuamente. Presto fui di nuovo pronto, pensai di farla girare e di prenderla da dietro. L’idea le piacque, mi assecondò. “Oh! Non sbagliare buco!”, mi disse ridendo ma non capii cosa intendesse. Ero duro, durissimo, la volevo, mi abbassai un po’ e spinsi. Non so come successe, perché non era mia intenzione farlo, lo giuro. Credo che fu dovuto al bagnoschiuma che avevamo utilizzato e che era si era infilato tra le sue natiche creando un invito scivoloso. O forse non mi abbassai a sufficienza. So solo che quando entrai, lei emise un gridolino: ”Ti avevo detto di non sbagliare buco!”, disse tentando di spostarsi ma io ero troppo infoiato e non capivo perché si agitasse. Spinsi ancora di più e in quel momento mi accorsi che qualcosa non andava: dov’ero ora, era più stretto, stringente, non sentivo l’umido che avevo sentito nella notte. Ma avevo troppa voglia, quella nuova sensazione mi piaceva e continuai a muovermi. La zia ora aveva smesso di agitarsi se ne stava tranquilla sotto i miei colpi chiedendomi di fare piano. Finalmente venni con un’ultima spinta e l’abbracciai stretta. Quando uscì da lei la feci girare e la baciai. “Non sei venuta…”, le dissi un po’ mortificato. Mi ero abituato bene in quelle ore. “Venire col culo non è così ...
... facile…”, mi disse lei con un’aria quasi di rimprovero. Allibii: “In che senso con il culo?”. “Amore, me lo hai messo lì, non te ne sei accorto?”. “Noooo. Ti giuro, non me ne sono reso conto! Perdonami zia!”. Zia Lory adesso mi guardava divertita: “Ma pensa un po’ – mi disse poi - io che non l’ho mai concesso a nessuno, l’ho dato a uno che non si è reso conto di averlo avuto…Dai Marco, andiamo ora, vorrei fare un bagno in mare. Ah! Volevo dirti una cosa”. “Dimmi zia”. “Ecco, proprio questo: tra stanotte e stamattina abbiamo fatto quasi tutto quello che un uomo e una donna fanno quando sono insieme. Sinceramente, sentirmi chiamare zia mi dà un po’ noia…Ce la fai a chiamarmi Lory e basta?”. “Sì zi…Lory, scusa”. “Perfetto. Ora andiamo amore mio, ho voglia di godermi questi giorni con te, poi al futuro ci penseremo…”. Appunto, il futuro: quel mese passò in fretta, troppo in fretta. Zio Franco tornò il sabato successivo a mezzogiorno. Lory mi chiese di lasciarli da soli quando fosse arrivato e così feci. Assistetti da lontano alla scena. Lo zio parcheggiò la macchina, scese, salì in casa. Dopo mezz’ora era di nuovo in macchina. Non si fermò neppure a salutarmi. “Cosa è successo?”, chiesi a Lory. “Niente amore – mi rispose baciandomi – gli ho solo detto che è finita. Di non tornare più. Da tempo ha un’altra donna. Molto tempo… Non gli è dispiaciuto andare da lei, non ti preoccupare…”. Poi ci fu il rientro e non fu facile. Per lunghi mesi, anni, tenemmo nascosto il nostro amore. Una ...