1. Io e nicola al campeggio della parrocchia parte 2


    Data: 18/01/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: shineone, Fonte: Annunci69

    Nicola era unico, dimostrava più dei suoi dodici anni. Era un agonista in pattinaggio e aveva un corpo perfetto; era chiarissimo, biondo con capelli morbidissimi e cortissimi. I suoi muscoletti erano così armoniosi, sembrava di avere davanti a se uno di quei manichini della Benetton talmente belli da non poter esistere nella realtà. Ma lui era vero, così liscio e glabro da fare invidia ad una modella. Neanche un pelo, neanche sulle braccia, neanche su quello splendido cazzetto che si vergognava di esibire.
    
    Aveva appena finito di lucidarmi il pisello quando mi confessò che lui era così bravo perchè il suo fratellone glielo faceva fare praticamente tutte le sere. " hai lo stesso sapore di mio fratello" mi disse con la faccia perplessa, come se ogni cazzo dovesse avere un sapere diverso. Sgranai gli occhi, " vuoi dire che lo fai a tuo fratello?" gli chiesi, " si, gli piace tantissimo, mi dice che senza di me non riesce ad addormentarsi". Il suo fratellone aveva quindici anni e tutte le sere gli svuotava le palle in bocca. Nicola aveva aquisito una tale maestria con la lingua da farlo venire, praticamente, a comando. Io non mi scomposi, quella confessione mi eccitava ancora di più, " certo che sei proprio un porcellino" gli dissi e lui : " ..e che devo fare, altrimenti non mi fa giocare con la play!, e comunque, mi piace quando mi tratta così". Nicola aveva dodici anni ma adorava far godere i ragazzi, adorava sentire i mugulii, le contrazioni, e adorava essere costretto. Era ...
    ... talmente bello che le ragazzine più grandi fantasticavano in gruppo su come abusare di lui, ma tutte loro erano completamente trasparenti ai suoi occhi; a lui piaceva essere usato dai ragazzi.
    
    Dopo quella prima leccata, io ero ancora arrapato, non mi aveva ancora fatto venire e il mio pisello era durissimo a sentire tutti quei racconti di lui e del fratello che tutte le sere gli veniva in bocca prima di addormentarsi.
    
    La nostra camerata era all'ultimo piano e c'eravamo solo noi, gli altri erano di sotto a far casino in stanze molto più grandi. E così gli dissi: " hai visto quanto me lo hai fatto diventare grande?, ora come facio e farlo rientrae negli slip?", io so come si fa, mi disse lui sorridendo. " come?" gli chiesi sorridendo e lui, ammiccando, mi fece capire che sapeva esattamente cosa fare. Avevo i pantaloni completamente sbottonati ma lui me li tirò giu'; mi fece sedere sul letto e mi spinse la schiena indietro, conosceva bene la posizione. Apooggiò la faccia sulla miai pancia e mi prese la cappella in bocca. Mi divaricò le gambe e con la mano mi piantò il pollice tra le palle e l'indice nel culo. Cominciò a stimolarmi con le dita stringendole e agitandole, poi la sua bocca fece il resto; cominciò a ciucciare solo la cappella sfregandola sul palato e stimolando con la lingua solo la parte inferiore del glande. La sensazione era indescrivibile, aveva intenzione di farmi venire e non si sarebbe fermato. Me lo immaginavo nel lettino del fratello che gli riempiva la ...
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