1. Facciamo pace


    Data: 22/01/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999

    ... infilai una mano lateralmente sotto gli slip e toccai i suoi folti peli, mentre la mano si spingeva oltre lei m�appoggiò una mano sulla patta e cominciò con perizia a sbottonarmi un bottone dopo l�altro con un�anomala e insolita rapidità.Ormai la mia mano era dentro di lei, dato che le dita si muovevano come fuori di senno: io le tastavo le labbra della fica per saggiare quanto fossero grosse, poi mi spostai sopra il clitoride per sondare com�era, dopodiché lo agguantai tra due dita e lo sentii allungarsi ingrossandosi: le dita andavano su e giù con delicatezza ma anche con fermezza, in quanto il clitoride s�estendeva sempre più. Lei aveva estratto il mio cazzo che ormai non stava più dentro, in seguito mi sollevai e l�aiutai per sbottonarmi i pantaloni, in un baleno quel divanetto divenne un fedele e veritiero podere di battaglia. Lei non volle che la spogliassi, eppure il semplice fatto di frugarla ispezionandola sotto il completino mi faceva sragionare infervorandomi maggiormente, dal momento che vedevo e non vedevo, fintanto che la mia mano continuava il peregrinare dal seno alla nicchia e sotto le mutandine, così mentre leccavo e succhiavo i capezzoli osservavo il suo seno, poiché aveva una taglia corrispondente alla quarta misura, ma a dispetto della grandezza era opportunamente sodo e sembrava stare su senza alcuno sforzo. Io lo agguantai nelle mani e poi lo avvicinai la bocca, alternativamente ai capezzoli: io leccavo, succhiavo e sentivo che s�allungavano nella ...
    ... mia bocca, dato che la lingua era ormai schiava di quelle due piccole protuberanze e andava sempre più veloce, mentre continuavo ad apprezzarne la loro durezza.Anna nel frattempo mugolava dimenandosi per il piacere che provava, ma non stava certamente in posizione passiva, perché la sua mano si era impadronita del mio cazzo e aveva cominciato con l�abbassarmi tutta la pelle fin dov�era stato possibile scoprendo in tal modo la punta. Avvertivo che il glande era diventato molto grosso e di sicuro era lucido e rosso per la congestione che dà il piacere. Lei iniziava a stendere la pelle su e giù, con vigore, tuttavia senza sollecitudine, quasi per far aumentare ancora di più la lunghezza, io ogni tanto guardavo quello che lei mi faceva, eppure la mia attenzione era tutta concentrata sul suo corpo. In seguito si sedette di fianco e abbassandosi afferrò in bocca il cazzo ingoiandolo per intero: lei con un�insolita e con una straordinaria maestria lo ispezionava a dovere posando di frequente la lingua e picchiettando con una marcata pressione sul frenulo facendomi delirare per il godimento. Nel frattempo io le avevo spostato di lato il bordo delle mutandine e squadravo con focosa lussuria le sue forme: lei aveva le labbra della fica molto sviluppate e pensai che in costume da bagno sarebbe stato un problema nasconderle, in tal modo gliele afferrai con le dita e gliele tirai verso l�esterno facendole allungare, poi agguantai il clitoride e lo sentii compatto: lo afferrai per bene e ...
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