Nel retrobottega del fruttivendolo.
Data: 22/01/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Masturbazione
Tabù
Autore: Evoman2, Fonte: xHamster
... e fica. Le mani del fruttivendolo si impossessarono di nuovo delle labbra della fica della signora, labbra tenute aperte e sporgenti dalle mutande che si erano infilate dentro. Cominciò a tiragliele, a pizzicarle, a chiuderle e aprirle, a spostarle in su e in giù. Quest’ultima manovra soprattutto aveva come reazione il fatto che il clitoride strusciasse contro le cuciture degli elastici delle mutande, irritandosi e diventando molto sensibile. Incredibilmente in tutta questa situazione la signora cominciò a percepire non solo terrore e dolore, ma che una certa eccitazione sessuale. Il suo corpo reagiva agli stimoli in un modo a lei sconosciuto e sorprendente. In breve, dopo che il trattamento alla sua fica si era ormai protratto per qualche minuto, cominciò a rendersi conto che si stava eccitando e bagnando e che le attenzioni rudi del fruttivendolo stavano sconvolgendo il suo corpo e le sue certezze. Quando si rese conto di questa cosa e la elaborò nella sua testa, si vergognò come mai prima nella sua vita e arrossì violentemente. “Allora brutta troia adesso non strilli più? Ti sei azzittita? Non è che magari ti sta piacendo?” le disse il fruttivendolo. Lei cercò di mantenere la parte della signora altera e rispose: “Mi fai schifo, sei un maiale...”. Un altro schiaffo le tolse di nuovo le parole di bocca. Le venne dato con la mano libera, mentre quella che si occupava della sua fica non smetteva di lavorare. Anzi, immediatamente dopo lo schiaffo, le dita del fruttivendolo ...
... le si strinsero sul clitoride. Questa volta non ci fu alcun dubbio, la morsa sul clitoride la stava mandando fuori di testa, sicuramente per il dolore, ma anche per una profonda sensazione di eccitazione e di piacere che le partì da dentro le viscere, dal profondo del suo ventre, e che le si irradiò per tutta la fica e lungo la spina dorsale. Questa volta non riuscì a rimanere in silenzio e un profondo mugolio le usci dalle labbra, un mugolio che era soprattutto di piacere e che aveva il sapore della sconfitta. Ma come, lei donna irreprensibile che ora stava godendo tra le mani di questo energumeno che la maltrattava. I pensieri si affollavano nella mente della signora e non trovavano risposte, ma il suo corpo viaggiava ormai scollegato dal cervello e lui si che reagiva allo stimolo in modo sempre più evidente. “Ma guarda questa troia, hai la fica tutta bagnata vero? Ti stai eccitando non è così? Tuo marito di ha sempre trattato in guanti bianchi immagino, senza sapere che le stronze come te vanno dominare e sottomesse con la forza, perché tanto è quello che vogliono anche senza saperlo”. Lei a queste parole ebbe un nuovo fortissimo moto di vergogna e le sue guance arrossirono anche più di prima. Ma anche questo moto di vergogna non faceva altro che accrescere il senso di libidine e di proibito che la stava facendo eccitare sempre di più. Il fruttivendolo si inginocchiò davanti a le, con la mano le divaricò al massimo le labbra della fica, spostò le mutande e la cominciò a ...