1. IL SOCCORSO STRADALE


    Data: 12/11/2017, Categorie: Etero Autore: Stark42, Fonte: RaccontiMilu

    ... fecero avvampare. Sotto divenni immediatamente durissimo, non so cosa mi prese. Appena dentro alla casupola mi avvicinai a lei, da dietro, e mi appoggia alla sua schiena, tenendola per i fianchi. Si irrigidì, non si aspettava un simile gesto sfrontato e deciso, ma quando con entrambe le mani le afferrai le tette, abbandonò la testa all'indietro e con il culo iniziò a strofinarsi contro di me. Ero ebbro, sentivo il suo profumo e al contempo la sua pelle sudata; le afferrai il viso, da dietro, e ci trovammo entrambi con la bocca aperta e le lingue che si incrociavano, si scambiavano saliva in abbondanza, mentre con le mani ora la frugavo sotto. Sentii subito che era fradicia, anche lei avvampata di piacere.La girai, e tirai fuori dall'abito quelle due tette enormi, sode; i capezzoli erano di marmo, e iniziai a leccarli, succhiarli, a sputarci sopra, mentre i palmi stringevano le mammelle sode.La spinsi in un angolo, dove c'era un vecchio tavolaccio e una sedia scalcinata. La feci appoggiare di fronte, con le mani sul tavolo e mi inginocchiai, facendole mettere un piede sulla sedia. Tirai su la gonna e spostai gli slip, l'odore dei suoi umori mi entrava nel cervello. La trovai pelosa sotto, scura, foltissima, e alla vista di quella fica così particolare non resistetti, e iniziai a leccarle avidamente entrambi i buchi; passavo da uno all'altro, sputando, e sentivo il sapore della sua intimità, era un nettare irresistibile, lo bevvi per almeno 5 minuti, senza fermarmi. Lei ...
    ... ansimava, gemeva, mugolava. Ad un tratto si scostò, mi invitò con lo sguardo ad alzarmi e si inginocchiò lei. Lo tirò fuori, annusò la cappella tesa e lucida, a bocca aperta e occhi chiusi, e poi dopo averci sputato sopra lo fece scomparire. Era come assatanata vedendomi così duro, la sua saliva colava lungo lasta,e con una mano mi impugnava i coglioni, li stringeva. Continuava a toccarsi sotto, e ad un tratto iniziò a passare sulla capella i suoi umori, guardando quello che faceva in trance, con il palmo della mano. Sempre senza dire una parola, se lo infilò nuovamente in gola, quasi volesse assaggiare la mistura dei nostri fluidi. Non resistetti..la sollevai, l'abito era madido, la misi seduta sul tavolo e le spalancai le gambe, ribaltandola. Solo così mi accorsi di quanto era pelosa, la fica emanava un'odore fortissimo. La leccai ancora, infilando tutta la lingua in quel bosco scuro, mentre con un dito le scopavo il culo. Poi mi alzai. Inizia a chiavarla, con decisione, con colpi forti, fino in fondo; avevo i coglioni pieni, e mentre sbattevano contro di lei, e mentre le sue tette ballavano fuori dal vestito, mi resi conto che erano pieni. Lei mi guardava negli occhi a bocca aperta, gemendo, con una mano si masturbava mentre la penetravo, le dita veloci tormentavano il clitoride, tiravano il pelo, e io guardavo il mio cazzo sparire e uscire da quella fica di altri tempi, così scura, così da femmina. Ad un tratto inarcò la testa all'indietro chiudendo gli occhi, e godette ...