1. Le cosce di Natasha


    Data: 28/01/2020, Categorie: Etero Autore: Allorbert, Fonte: RaccontiMilu

    Aprimmo un club qualche anno fa. Era una buona soluzionedato che eravamo solo uomini e dato che ero l'unico accoppiato del gruppo, edato che la mia ragazza con i miei amici non aveva niente da spartire.Per noi era un ottimo ritrovo, soprattutto con l'arrivo dell'inverno,e poi, ho approfittato del luogo per consumare un storiella extra"matrimoniale".Ma non &egrave questa scopata il punto, il punto &egrave l'arrivo di duenuove ragazze. Diego e Marco avevano trovato l'amore durante i mesi freddi.Precisamente Marco a Dicembre, con Sara, ragazzina appena diciottenne ma all'apparenzadava l'impressione di averne almeno venti. Più in là, a Febbraio, fu la voltadi Diego, con Natasha, vent'anni.Con l'arrivo di queste due ragazze il club prese un nuovocolore. Chi pensava che Diego e Marco sarebbero spariti si sbagliava. Le dueragazze entrarono nella nostra community di camerata, non dando neanche tantofastidio, perché spinelli, xbox, carte e film horror continuarono a essere panequotidiano. Le due ragazze, che avevano stretto amicizia (avevanoalternativa?), se ne stavano sempre sul computer.La prima a colpirmi fu Sara, aveva un bellissimo viso, erabassina, ma vestiva molto rocker con zeppe o tacchi neri vertiginosi. Avevastile, ma si vedeva che c'era in lei una purezza di fondo che la rendeva pocoappetibile ai miei occhi.Dalla parte sua Natasha era più sciatta, vestiva sempre con maglioncini daquattro soldi e jeans, nonostante tutto avevo notato dei fianchi benpronunciati, cosa che ...
    ... apprezzo sempre.Fu un venerdì sera di metà Marzo che qualcosa cambiò.Arrivai al club in tarda serata, c'erano tutti, giocavano a poker. Le ragazzeerano al computer, ma Natasha era diversa.Era truccata, molto bene, l'ombretto celeste legava bene coni suoi capelli castani. Ma soprattutto indossava un vestito bianco e nero moltoattillato, e se ne stava lì seduta con le gambe accavallate, due coscione dasega, coperte da un paio di collant neri e il tutto completato da tacchivertiginosi neri.Non feci nulla per nascondere il mio stupore davanti a lei,gli occhi non mentivano, guardavano le cosce. Cercai di uscirmene con unabattuta "stasera si va a ballare e non mi avete detto niente?" Natasha rise,Sara rispose "tutto merito mio, l'ho portata a far spese". La sera continuò,tornai a casa, mi sparai una sega, che cosce!Il giorno dopo, sabato sera. Non passerò la serata con imiei amici, ho una cena con la mia ragazza. Passo comunque dal locale. Natasha&egrave all'entrata, vestitino bianco, collant neri e tacchi neri. Fuma, &egrave da sola. "Staseravai davvero a ballare!" dico scrutandola dalla testa ai piedi"stai zitto, mi tocca stare qui anche stasera" risponde."Non uscite?" incalzo."No, &egrave la seconda sera che ci casco, domani non mi daròtanto da fare nell'acconciarmi se devo stare qui dentro a impuzzolirmi d'erba"dice scocciata."Beh effettivamente vestita così in mezzo a noi sei unospreco, sarà l'effetto del nuovo look, ma non &egrave abbigliamento adatto a questobuco" suggerisco ...
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