Boogie Nights- Serie
Data: 12/11/2017,
Categorie:
Etero
Autore: Kierkegaard, Fonte: EroticiRacconti
... pornografico. La vedo avanzare verso di me, lentamente, con una faccia da stronza che ho difficoltà a descrivere. Si mette in ginocchio, prendo tra le mani i suoi liscissimi capelli neri. Abbassa la lampo dei miei Diesel, continua a guardarmi, gli occhi girati verso l'alto. Tira fuori il cazzo e ci sputa sopra, le massaggio la faccia con la cappella, percorro la fronte, la pelle liscia delle gote, lo appoggio sugli occhi. Infine lo faccio scorrere su due labbra carnose, morbide, mi lascia una striatura di rossetto sul frenulo. -Voglio assaggiare questo uccellone. -Se dici una puttanata del genere nel mio film ti licenzio. E non usare le mani. Unisce le mani dietro la schiena, spinge in avanti con la faccia e la mia cappella penetra in un antro caldo, umido, sento lo scorrimento carezzevole e corposo delle sue labbra, mentre la punta della lingua mi solletica il frenulo. -Lascia stare il frenulo, altrimenti ti sborro in bocca in venti secondi. La lingua si concentra sulla cappella, lambisce ogni poro, inizio a spingere col bacino. Il cazzo va avanti e indietro, provoca un suono secco, un risucchio sordo tra le sue labbra. Non smetto mai di stupirmi della bellezza dell'immagine di una donna, una faccia, che viene penetrata da un pene, il volto che vine spinto con due mani verso i genitali. Le blocco la testa, le fotto la bocca al ritmo di Son of Preacher Man di Dusty Springfield. Ho la netta sensazione di starlo mettendo in bocca a Mia Wallace, aumento la velocità, arrapato da ...
... questa visione. La faccio sedere a terra, la testa reclinata all'indietro. Appoggio un piede sul divano e guardo Mia Wallace ricevere il cazzo, farlo scendere in gola, gorgogliare e provare a liberarsi. Ma ancora non esco, percepisco il lago di saliva in cui è immersa l'asta, il calore delle profondità della gola. Suoni inarticolati provengono dalla bocca della ragazza, spingo ancora causandole un urto di vomito; quando esco annaspa faticosamente, una quantità enorme di saliva densa le cola dalla bocca, la raccolgo con le dita e la spargo sulla sua faccia arrossata dalla sforzo, gli occhi serrati, una maschera di saliva appiccicosa. La prendo a schiaffi, un po' con il cazzo, un po' con le mani, esploro la sua faccia con le mani, le mie dita scendono nella sua gola, provocandole un secondo urto di vomito. La metto distesa sul divano e prendo a pomparle la faccia al contrario, il cazzo entra rapido, scivola giù, la sento rantolare, mugolare. Credo che per un cinefilo duro e puro non esista piacere maggiore di affondare il cazzo in una calda cavità raccogli-sperma, appartenete ad una ragazza vagamente somigliante ad Uma Thurman, è tutto ciò mentre il vinile delle colonna sonora di Pulp Fiction riempie il salotto. In situazioni siffatte è richiesto un notevole sforzo per non venire all'istante. E tuttavia mi dimostro incapace di tale sforzo: faccio appena in tempo ad alzarmi per sborrarle in faccia. Le inondo il viso di sperma, le riempio il volto, aiutandomi con la cappella. Mi ...