La segretaria - capitolo 2
Data: 13/11/2017,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Koss, Fonte: EroticiRacconti
... sollevò le natiche e tirò il vestito, poi si risedette e tirò ancora. Le autoreggenti nere contrastavano deliziosamente con le cosce bianche e pallide, tornite, voluttuose. - Leva le mutandine – aggiunse il Master. Lei stavolta ebbe un attimo di esitazione. Stava per girarsi per vedere se c’era qualcuno alle sue spalle, ma lui la bloccò. – Non c’è nessuno, stai tranquilla. Se ti do un odine è perché sono sicuro che lo puoi eseguire. – Lei fiduciosa fece scivolare le mutandine e poi le sfilò mettendole in borsa. Quindi sollevò ancora il vestito ed allargò leggermente le cosce dandogli modo di poterla vedere fino in fondo. Era depilata e sembrava anche bagnata. Lui la toccò fugacemente e ne ebbe conferma. Lei docilmente si lasciò fare. Poi lui si alzò in piedi e lei di conseguenza pure. Lui l’accarezzò sul seno, e le strinse lievemente i capezzoli, lei sussultò, ma rimase immobile in attesa. Lui però le disse solo – abbiamo finito schiava, vai bene. Telefonami stasera e ti dirò cosa ho deciso. – Sì Signore – rispose Anna con un sospirò. Poi il giudizio non era più sospeso. – Vorrei comunque rivederla. – Il bastardo sorrise e la lasciò senza nessuna certezza. Questa volta arrivò prima lui e si sistemò in una saletta che a quell’ora era deserta. Troppo tardi per pranzare e troppo presto per il tè. Maria arrivò qualche minuto dopo ancheggiando sui tacchi. Anche lei era formosa e morbida e molto curata. Ben truccata e ben vestita, però Gianni pensò subito che Anna era più ...
... composta, come dire meno troia, anzi per niente troia per dirla tutta. E proprio per quello molto più eccitante. Questa era una bella e matura signora, molto seducente e sicura. Si sedette accavallando le gambe e mostrando subito le cosce. Si salutarono con un cenno e lui per provocarla le mise subito una mano sulla coscia. – Cosa prendi troia – le disse. Lei mise una mano sulla sua e fece per scostarla, ma lui non cedette e lei rispose – un cappuccino, grazie. – Lui la lasciò accarezzandola sulle cosce e si alzò per affacciarsi sul davanti ed ordinare. – Un cappuccio ed un tè. – Parlarono di lavoro prima di tutto. Il Master sentiva che la signora non era quello che diceva. Gli sembrava troppo sicura. Questa non era una prova per la sua sottomissione sessuale, aveva infatti incontrato diverse donne di successo che nella sfera sessuale erano sottomesse, ma appunto, non pensava che fosse una segretaria. Quando se ne rese conto le mise una mano tra le cosce stringendo e glielo disse mentre lei soffocava un lamento. - A te di fare la mia segretaria non te ne frega un cazzo. Perché mi hai cercato e sei venuta a quest’appuntamento? – Lei rispose senza scomporsi - Oh bene, ora che abbiamo chiarito questo punto possiamo parlare del resto. – Lui la lasciò e lei si massaggiò il punto in cui lui aveva stretto allargando le cosce e facendo vedere che sotto non portava mutande. La troia era di una sfacciataggine unica. Gianni si distese indietro sulla sedia e fu lui stavolta ad accavallare le ...